1. Autunno


    Data: 21/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: ask2me, Fonte: Annunci69

    E’ difficile descrivere un pomeriggio d’autunno, nelle colline fra l’astigiano ed il casalese, ma proverò…
    
    Le tinte si diffondono con una tonalità che scivola dal giallo, al rosso, al marrone, ma se provate a guardare meglio, scoprirete che ne esistono infinite variazioni, con le dominanti che si intrecciano nelle varie ore della giornata. La temperatura, quando c’è il sole, è più che gradevole, jeans e camicia con un leggero pullover per dare conforto e sicurezza. In’oltre la gioventù la faceva da padrona! Si correva fra le vigne, ridendo e sorprendendoci continuamente, con sguardi carichi di sensualità e gioia di vivere.
    
    Avevo conosciuto Aleska circa due mesi prima e l’innamoramento si era sviluppato in un rapporto carico di sensualità, complicità e gioia di vivere, non riuscivamo a passare più di due ore assieme senza fare sesso, sempre ogni giorno, ogni momento, tendeva al sesso, trovavamo tranquillità solo in un amplesso continuo che si ripeteva ossessivamente alla ricerca, non del piacere fine a se stesso, ma del pieno appagamento dei sensi che si protrae ancora oggi, attraverso più lustri, senza mai affievolirsi.
    
    Ma, tornando a quel caldo pomeriggio di un giorno d’avanzato autunno… non riesco a pensare a null’altro cha ad un amplesso, appagante ed irriverente. Un amplesso che sarà la fine di una fase critica, ma importante di Aleska… Andiamo per ordine, ricordando e rivivendo la libidine di quel giorno, forte ed irrecuperabile!
    
    La vigna era oramai ...
    ... spoglia, come bambini, giocavamo ad inseguirci, nascondendoci ad ogni passo dietro ad una foglia, in modo da poterci ritrovare subito e subito abbracciarci, saltarci addosso, rotolandoci nell’erba fresca, toccandoci ed eccitandoci in abbracci sempre più coinvolgenti, correndo sempre più forte, perché entrambi sapevamo che ci aspettava quel vecchio lettone in ferro battuto della zia di Agnese, dove già due ore prima avevamo fatto l’amore, fino ad essere esausti.
    
    Agnese, la padrona di casa e Francesco il mio amico che ci ospitavano, erano oramai lontani, ma intanto quando sarebbero arrivati, ci avrebbero trovati nudi e presi in noi stessi, non ci avrebbero disturbati anzi sarebbe stato uno spunto anche per loro…
    
    Gli ultimi metri prima del cancelletto di ferro ci sembrarono bellissimi, ma lunghissimi, nel sole che tramonta rosso ed accecante, l’aria però, si era fatta frizzante con il contrasto fortissimo del calore del sole pomeridiano ed il freddo della notte che si stava facendo sempre più vicina. Aleska mi supera apre il cancelletto e mi urla correndo sul praticello ben curato: “Prendimi!!” io mi richiudo il cancello alle spalle e mi tuffo prendendola per i jeans, me la trascino addosso in una finta lotta dove tutto è già previsto quasi scontato, l’abbraccio, la bacio, le sfilo il maglioncino lasciandola in reggiseno, il suo profumo si confonde con la voglia ed incomincio a sfilarle i jeans, ma lei scappa lasciandomi sull’erba, correndo, volutamente lascia scivolare i ...
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