1. Autunno


    Data: 21/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: ask2me

    ... si muove nel mio esatto contrapposto, sincrona e parossistica, mi sollevo sulle ginocchia prendendola con entrambi le mani sotto il bacino la metto alla pecorina, la guardo un attimo, e poi con le mani le allargo le natiche tonde e turgide, aprendo completamente lo sfintere, è un attimo, ma infinito, il mio cazzo sa già da solo dove andare... mi appoggio ed entro, mi muovo sempre velocemente… veloce entro, lentamente esco.. poi mi muovo dentro, di fianco, più in alto, più in basso, di fianco, poi sempre dentro ritmicamente, sempre più in fondo, non ho pace e tempo per pensare, devo muovermi, devo farla godere… Tanto!
    
    Veloce, veloce, sempre più veloce, Lei urla: “Si!!! Godo!!! Aprimi!! Fammi Tua!!” Con questo grido, ripetuto, ripetuto, ripetuto… raggiungo l’orgasmo eiaculando nel suo sfintere, quanto? Ma non so! A me, è sembrato immenso, continuo, infinito…
    
    Prima mi sono accasciato su di Lei, poi mi sono spostato di fianco ed ho incominciato a baciarla, baciarla in ogni parte del suo corpo, sui seni, sulle mani, sui fianchi, sulle natiche, la giro come se la gravità non fosse mai esistita, non mi sembrava mai abbastanza, volevo farle sentire che per me, era unica e totale!
    
    Ma piano, piano, tutto si cheta, ed anche la mia voglia di baciarla si trasforma in grande dolcezza, la stringo dolcemente, protettivamente a me, coccolandola con quanta dolcezza io avessi potuto, Lei mi guarda e con lo sguardo soddisfatto e compiaciuto, mi dice: “Come Ti ho già detto prima di ...
    ... fare l’amore, ho bisogno di parlarti e di raccontarti, devo liberarmi, diventare grande. Mi vuoi aiutare? Mi vuoi ascoltare?” Subito rimango allibito, poi mi riprendo e rispondo: “Certo… Amore mio!”
    
    “Ti ricordi di Arturo? Ma si l’amico di Piero… Ricordi? Suonava con Piero… Sono uscita per un po’ di tempo con Lui, ma poi le cose non si sono messe bene, anzi, fu per me un vero dramma che mi porto dentro fino ad oggi, ma se hai pazienza, adesso Ti racconto.”
    
    Fuori il buio era calato ed anche Agnese e Francesco erano rientrati, li sentivo in cucina che preparavano, Francesco lottava, come al solito con il vecchio camino, che si ostinava a non tirare su il fumo.. Agnese preparava le bistecche che avevamo comperato, da fare sulla griglia, appunto nel camino… Ma la voce di Aleska mi distrae dai rumori lontani e mi rapisce, quando Le sento dire: “ …si perche Arturo aveva un uccello molto piccolo, e si incazzava moltissimo quando scopando me lo metteva in culo ed entrava senza problemi, anzi, almeno in culo sentivo qualche cosa… invece in figa… poverino era come un ditino, ma almeno, io il ditino lo so usare… e Lui, beh non voglio essere cattiva, ma il fatto è che Lui si arrabbiava moltissimo, diceva che non era possibile che io non sentissi male… quindi ero una gran troia, e chissà quanti cazzi in culo avevo già preso!”
    
    La guardo sbalordito, e provo a dire: “A si, si ricordo, Arturo, strimpellava la chitarra, aveva frequentato la mia stessa scuola nelle medie, Lui però non ...
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