Autunno
Data: 21/11/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: ask2me
... abitava vicino… si ricordo, mi aveva anche invitato qualche volta a casa sua, sua sorella la dava a tutti, non poteva vedere un ragazzo senza farsi scopare, nei posti più assurdi, io l’avevo scopata una sera nell’androne di casa loro…” ma Aleska mi interrompe, sorniona: “Non mi interessano le Tue bravate da ragazzotto, io ero al primo anno di università quando sono uscita con Lui e poteva anche essere una cosa seria, ma poi è diventata la tragedia della mia vita, stai a sentire…” “Si hai ragione, scusa, racconta pure…” “Elisabetta la ragazza di Piero ed io, spesso andavamo a sentirli suonare nella cantina, che avevano insonorizzato ed attrezzato per fare le prove. Qualche volta finivamo le prove scopando tutti assieme sulla moquette. Poi la situazione è diventata più pesante, ad un certo punto Lui ha incominciato a dire che siccome ero una gran troia… Che avevo già preso chissà quanti cazzi in culo… Potevo anche prendermi i cazzi dei sui amici quando avevano voglia di svuotare le palle, dopo aver suonato… Ma mi senti?”
Io ero talmente allibito da quanto mi stava raccontando, che il pensiero aveva preso da solo una sua logica, stavo inseguendolo, cercando di ricordare i comportamenti di Arturo… le sue bravate di ragazzino viziato.. mi riprendo e rispondo: “Ma si certo… vai avanti!”
Aleska allora, controllando che la porta, fosse ben chiusa riprende: “Quindi l’avevo mollato! Dopo alcune settimane e dopo le sue infinite telefonate, avevo riaccettato di uscire con ...
... Lui, anche se avevo grandi riserve in merito, perché nel frattempo, avevo anche conosciuta la sua ex, me ne aveva raccontato di cotte e di crude, anche con Lei si arrabbiava quando, sodomizzandola non si lamentava, “neanche a secco”, pensa, mi ha raccontato che l’aveva obbligata a farsi inculare davanti a tutti, per poterla insultare!”
Aleska era tesa, per quanto mi stava raccontando, si vedeva bene che ad ogni piccolo rumore che proveniva dalla cucina, distoglieva lo sguardo e tendeva l’orecchio per capire se stesse arrivando qualcuno, ma rassicurata, riprese: “Ad ogni modo alla fine mi ero fatta convincere per un cinema una sera, figurati che non ricordo neanche più che film proiettassero, ma non è importante. Al cinema c’erano anche due suoi amici che avevo visto solo pochissime volte. Subito dopo il film Arturo mi disse che era necessario andare solo una mezzoretta a provare un pezzo nuovo, che avevano preparato per la serata del sabato successivo, seppure a malincuore accettai, confortata dal fatto che c’erano anche gli altri due amici… Invece purtroppo, non riesco quasi più ad andare avanti, ma credo che solo liberandomi nel racconto, potrò superare e vivere la mia vita futura.”
Aleska, dopo una piccola pausa riprese: “Appena arrivati nella cantina, come al solito chiusero tutto per bene, per poter suonare senza problemi, nonostante l’ora tarda. Io come al solito mi tolsi il cappottino e mi avviai nella piccola cabina di registrazione per non disturbare, loro si ...