1. La madre di francesco


    Data: 22/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: stuzzicami

    ... rendeva viziosa e assai più interessante di quanto non fosse mai stata. “Buonasera Marcello – mi disse lei – Quanto tempo, è molto che non ti vedo”.
    
    “Sera signora – le risposi io – Già è un sacco, sa si cresce e talvolta si finisce con il perdersi di vista.”
    
    Così lei, cui solitamente non davo molta confidenza, mi chiese di me, della vita, del lavoro e io le domandai del figlio Francesco… La conversazione duro alcuni minuti fino a quando ci congedammo proseguendo ognuno le rispettive compere. Sinceramente mi fece piacere vederla, e francamente ammetto che il vizio di taluni pensieri si impadronì di me e del mio cervello nel prosieguo della spesa. Di quando in quando, girando tra le corsie, mi scoprivo a cercala con lo sguardo, ma nulla, non la vidi più e, in breve, smisi anche di pensarci. Concluse le compere mi avvicinai alle casse e, sorpresa, lei arrivo dietro di me. Mi voltai e Lucia mi sorrise. Feci altrettanto. Riprese subito il discorso interrotto alcuni minuti prima nell’attesa che arrivasse il nostro turno e, mi sembrò, carino, sistemata la mia spesa sul carrello e pagato tutto, aspettai che lei facesse altrettanto per aiutarla con le sue numerose borse.
    
    “Posso aiutarla le dissi” mentre lei cercava trafelata di sistemare i prodotti nelle borse riponendole poi nel carrello della spesa . “No, non devi preoccuparti, faccio da sola, dai non voglio farti perdere tempo” rispose in maniera non troppo convinta, forse più per educazione. “Nessun disturbo, lo faccio ...
    ... volentieri, mi sembra il minimo, anzi mi sembra doveroso”.
    
    Acconsentì senza negarsi oltre, dicendomi esclusivamente: “grazie Marcello, sei davvero gentile”. E così sistemai io le sue borse nel suo carrello e, dopo che lei pago il conto alla cassiera, uscimmo insieme dal supermercato. “La accompagno all’auto signora – le dissi – dove ha posteggiato?”
    
    “Sei sicuro? Sei già stato oltremodo gentile e non vorrei approfittare oltre del tuo tempo e della tua generosità” replicò immediatamente.
    
    “Non si preoccupi, lo faccio con piacere”.
    
    Fu così che arrivammo alla sua auto, che conoscevo molto bene perché era la stessa che era solito utilizzare Francesco quando tornava in città dalla metropoli nella quale si era stabilito, ed iniziammo la sistemazione della spesa. Ci saranno state almeno una decina di borse piuttosto colme oltre a due scatole di acqua minerale. Incastrato il tutto a dovere, era ormai pronta per andare. Eravamo dunque arrivati ai saluti e lei, guardandomi negli occhi, mi comunicò tutta la sua gratitudine per quel semplice gesto di galanteria che evidentemente aveva particolarmente apprezzato: “Sei stato un tesoro Marcello, mi ha fatto piacere rivederti, sono felice tu stia bene e ti stia realizzando, mi spiace solo che ti sia perso un po’ di vista con Francesco. Sai mi faceva piacere avervi per casa ogni tanto. Una boccata di gioventù. Ora poi sono sempre sola in quella villa: Francesco è sempre al lavoro lontano, Giacomo studia anche lui lontano e, come avrai ...
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