34. QUANTO VALE UNA SCOPATA
Data: 24/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: tigrotta
... saliva a bordo della bmw parcheggiata fuori.Sospirò.Chiuse il negozio e si avviò a casa.Durante la sera, davanti alla televisione accesa, pensò che da diverso tempo ormai non usciva con qualcuno che meritasse la sua attenzione. Le parve del tutto naturale associare a questo pensiero l�immagine del giovane conosciuto il pomeriggio in negozio.Quella notte, nel suo letto, Nives non potette evitare di darsi piacere, ansimando e muovendo lentamente le dita dentro gli slip umidi. L�affascinante giovane era ancora nella sua testa e davanti ai suoi occhi.Il giorno seguente, il clima al lavoro era tranquillo, i clienti erano pochi e Nives era distratta; l�immagine del ragazzo non aveva più abbandonato la sua mente e la voglia di incontrarlo di nuovo la faceva sentire ridicola. Non conosceva nulla di lui, eppure lui aveva monopolizzato i suoi pensieri fin dalla sera precedente. Nives si convinse di avere estrema necessità di fare del sesso ben fatto con qualcuno che le piacesse; non aveva bisogno del solito cretino volgare che le sborrava addosso senza la minima considerazione per il suo piacere.Un corriere si affacciò alla porta del negozio, facendola sussultare. Il tizio le porse un mazzo di rose scarlatte e le fece firmare una ricevuta. Incuriosita, Nives lesse il biglietto allegato.�Grazie per il prezioso consiglio sul mio acquisto. David.�Non riusciva a crederci. Il bel giovanotto l�aveva omaggiata per qualcosa che rientrava nel suo dovere di commessa. Non sapeva come reagire ...
... a quel gesto. Non sapeva nemmeno se fosse corretto accettare quei fiori. Comunque non avrebbe potuto fare altrimenti, visto che non le era possibile risalire a lui per restituirglieli.Per un istante si sentì a disagio, poi inspirò l�intenso profumo delle rose e rivide il luminoso sorriso di David, sentendo una fitta al bassoventre. Il desiderio di rivederlo aumentava.Era quasi l�ora di chiusura, quando David aprì la porta del negozio. Nives, che stava sistemando delle maglie su uno scaffale dall�altra parte del locale, non se ne era accorta. Solo quando sentì il rumore dei passi sul pavimento di parquet scricchiolante, si voltò e incrociò lo sguardo del giovane. Rimase un istante con le braccia a mezz�aria e la bocca spalancata.�Ciao!� la salutò lui, col suo splendido sorriso.�Ciao�� le rispose lei, cercando di calmare i battiti del proprio cuore.�Passavo di qui e sono entrato per salutarti.��Grazie dei fiori, ma non erano necessari, ho solo svolto il mio lavoro.��Certo, ma lo hai svolto molto bene.�, incalzò lui, mantenendo acceso il sorriso.Si erano dati del tu con naturalezza. Con altrettanta naturalezza, David si avvicinò a Nives, che abbassò lo sguardo, arrossendo lievemente.�Lo hai svolto davvero molto bene�� ripeté lui, a voce più bassa.Lei sollevò gli occhi su di lui e sentì una forza che la spingeva verso le sue labbra. Non ebbe il tempo di riflettere. David non glielo lasciò. Si chinò su di lei e la baciò con decisione. Un bacio profondo, carnale, le due lingue ...