Passo dopo passo 2 - Racconti Erotici

Passo dopo passo 2

... puntare tutti su un fantastico dopocena erotico.

Programma che mi ha esaltato fino a poco fa, che mi spaventa ora, ora che sono già col dito sul pulsante del campanello e che il “dlin-dlon” elettrico è già risuonato nell'aria.

La porta si apre, Giovanni mi accoglie con un sorriso ampio che non gli avevo mai visto sfoggiare in precedenza. La casa non solo è illuminata al massimo da tutte le lampade elettriche esistenti ma anche da candele. Ce ne sono in una composizione di fiori e frutti come centro del tavolo apparecchiato come per le grandi occasioni, e , in due candelabri d'argento da tre lumi ognuno, sia sulla mensola del camino, sia su sul ripiano di un mobile. C'è un odore strano. Vedo fumare dei bastoncini. Sono loro ad emettere questo profumo che sa di oriente. Appare anche Gina che mi saluta dicendo "Puntuale come un cronometro. Bravo. Mi piacciono le persone che rispettano i tempi"

Avverto un malizioso doppio senso nella precisazione che fa Giovanni dicendo "A lei piacciono gli uomini che vengono al momento giusto". La malizia è evidente quando, ridendo, aggiunge "In tutti i sensi". Ignoro la battuta anche perché sono colpito da Gina che, come ho già detto nel precedente capitolo, non si distingue certo per eleganza, anzi!

Invece questa sera secondo me ha l'abito giusto per l'occasione. Non che sia elegante, tutt'altro con quel vestito rosso acceso, esageratamente osé per scollatura e spacco laterale...,ma, mi si passi il termine, è l'abito giusto per ...

... far capire che vuole non solo sentirsi troia, ma fare la troia davvero. Quei suoi seni che da sempre mi fanno impazzire non li ha mai messi in mostra così generosamente come questa volta, né li ha mai valorizzati come riesce a fare stasera, grazie all'abito e al modo come lei lo indossa.

Guardando lei metto nelle mani di Giovanni la bottiglia di vino che ho portato. Lui nel prenderla sfiora la mia mano con la sua. Rovina così l'estasi che suscita Gina, facendomi ricordare i patti concordati e che lui aspetta me con la stessa bramosia con la quale io aspetto Gina.

"E' tutto pronto" dice la padrona di casa "mettetevi comodi che porto subito in tavola".

Infatti serve subito la cena che oggettivamente non è delle migliori. Anche io, che non sono uno specialista in cucina, avrei saputo preparare di meglio.

Non è per mangiare che ci siamo ritrovati comunque, ed è la stessa Gina a ricordarcelo "Scusate se non ho preparato grandi specialità culinarie ma ho dedicato più tempo alle altre cose. Nessuno però le apprezza. Non mi avete fatto neanche un complimento per il mio vestito, che uomini che siete"

Io vorrei rimediare con un complimento tardivo (e non sincero) ma mi precede Giovanni nel risponderle: "Complimenti per il vestito? Non credo che ne meriti. Fossi in te me lo toglierei!" Poi scoppia a ridere e precisa "Nuda, ti vogliamo nuda, dai. Io metto su un po di musica, tu fa vedere al nostro amico quanto sei brava a fare uno spogliarello"

Guarda me. Io faccio cenno ...