1. Silvia non cenava mai a casa


    Data: 30/09/2017, Categorie: Incesti Autoerotismo Autore: Marlon_D, Fonte: RaccontiMilu

    ... aspettarla in soggiorno si percepiva turbato. Sua cugina. La bambina che portava sulle spalle. Quella bambina divenuta una giovane donna, una giovane donna che gli aveva procurato dei pensieri impuri, pensieri di voglia, di sesso, di incesto. Cercò di scacciare i suoi pensieri e ci riuscì fin quando non sentì la voce di lei urlare:"sono pronta!usciamo?"Nel guardarla lui provò un vuoto allo stomaco, e un profondo senso di desiderio e di voglia. I suoi occhi da uomo andarono a violentare la donna che aveva davanti, scoprirono completamente il suo corpo fissando il suo viso per poi passare al suo voluminoso seno, dove si distinguevano due capezzoli turgidi, le cosce sode e quei piedi perfetti, costretti in quelle stringhe di cuoio, gli procurarono una potente erezione, il quale non cercò neanche di nascondere tanto era eccitato. Alzandosi, gli occhi di lei fissarono la patta dei suoi pantaloni, e vedendo un rigonfiamento, dentro di lei provò un forte senso di soddisfazione ed eccitazione. Aveva avuto il risultato sperato. Si volevano carnalmente. Lo avevano capito entrambi.Erano passate ore da quando avevano lasciato la casa di lei� continuavano a passeggiare per i boschi, la confidenza aumentava sempre di più, era iniziato uno strano gioco di seduzione, dove ad ogni loro imprevisto contatto si generava un senso di voglia-attrazione-eccitazione-morbosità. Vivevano attimi eterni, dove solo loro due erano i protagonisti."Voglio portarti in un posto particolare�voglio portarti ...
    ... nel MIO posto", disse lei."che posto sarebbe?" rispose lui con un ghigno di approvazione"è un luogo che mi genera forti emozioni�..di ogni genere"A quelle parole lui capì che non poteva far altro che lasciarsi trasportare in quest' avventura� il profumo di lei che lo tramortiva dolcemente, la sua elegante e sensuale che gli permetteva la vista della linea di quei glutei perfetti, quella schiena levigata e inarcata che avrebbe voluto leccare� aveva in mente solo la sua voglia di dominarla� neanche si rese conto che in poco tempo arrivarono in un promontorio, poco lontano da casa di Silvia."Ci siamo Daniele! Benvenuto nel mio mondo""Il panorama è bellissimo, sediamoci. Parlami del perché ami questo luogo"."Ci vengo quasi tutti i giorni, mi permette di essere me stessa", era inebriata dal tramonto che stava finalmente dividendo con qualcuno che trovava interessante ed eccitante, il suo perizoma era bagnato di lei, il suo corpo bramava di essere scoperto e toccato, e in quel senso di trance gli permise di sbilanciarsi�"Dicevo che vengo qui tutti i giorni, a casa non c è neanche un po' di privacy, vengo anche qui per lasciarmi andare, essere un tutt' uno con la natura e scoprirmi�.liberarmi�guardarmi e sentirmi�.mi piace. è un luogo orgasmatico"Lui si sentì il cuore in gola, il suo membro già duro da diverse ore, stavoltà gli si rigonfiò completamente nei boxer e uscì dall' elastico dell' intimo, quasi a voler gridare la sua voglia; Daniele non poteva essere indifferente ad una ...