1. Le conseguenze di un tradimento... (2)


    Data: 27/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Tibet

    ... giusto e la cena finisce. Propongo a Gino di finire la serata a casa nostra. Arriviamo… mentre Franco sistema la macchina nel garage io e Gino ci prendiamo un anticipo… mi bacia… lingua in bocca… mi palpa i seni… mi passa le mani sul culo… pensa di aver capito la situazione e non sta neanche attento. Poi la recita di Franco. -Accidenti ho dimenticato la carta di credito al ristorante, devo ritornarci subito.- Vedo il cervello di Gino calcolare, una mezz’ora andare e altrettanto tornare, minimo un ora… “Togliti la giacca… io torno subito… sai dove c’è da bere…”. In camera preparo tutto, mi tolgo il vestito… anche il perizoma e ritorno da lui con le sole scarpe… e la catena d’oro intorno alla vita… Lui si alza di scatto e mi viene incontro, mi stringe e mi bacia, mi strapazza i seni. “Piano… piano… abbiamo un ora… vieni andiamo di là…”. Mentre mi segue in camera mi palpa il sedere… cerca di violare il canale fra le natiche. Sono bagnata dei miei umori vaginali, mi sembra di sentire il mio afrore nella stanza. “Ti spoglio io…”. Comincio a sbottonargli la camicia… poi gli ultimi bottoni glieli strappo in preda a raptus erotico, quanto mi piace recitare queste parti! Gli slaccio la cinta e gli faccio cadere i pantaloni ai piedi… gli tolgo le scarpe e calze e poi…! Come uomo è piuttosto normale… neanche particolarmente attraente, ma… TA TA TA…TAN…! Ecco qui signore e signori il famoso cazzo di …GINO! Un applauso prego! Accidenti… madre mia... aiutami! E' veramente un cazzo da ...
    ... applauso! Franco ha minimizzato, sarà lungo almeno venti centimetri e grosso in proporzione… e ben fatto. Lo prendo subito per mano, mi inginocchio di fronte a lui e prendo ad adorarlo. Quanto mi piaci bel cazzone! Oh… come ti amo, ora ti bacio… ti lecco e ti ingoio, ti adoro! Gino mi preso per la testa e mi sta scopando in bocca. “Gino… aspetta… ho un piccolo desiderio… sai… sono un po’… viziosa… mi piace fare la puttana con te… fammi contenta…”. “Tutto quello che vuoi… bella troia…”. “Stenditi sul letto…”. Obbedisce. “Allarga le braccia…”. Prendo i lacci che ho preparato e gli lego le braccia alla spalliera del letto… lui è arrapato come un mandrillo, il suo cazzo è un monumento a Priapo, poi le gambe e ora… sei mio! Ora ti sistemo io! Salto sul letto e lo bacio… baci profondi in bocca, la lingua che lo esplora tutto, con le unghie gli graffio il petto, gli strizzo i capezzoli, la mano corre al suo articolo migliore e lo mena… lo strizza… corro con la testa sul suo ventre e riprendo a sbocchinarlo, lui collabora come può con delle spinte pelviche. Poi mi siedo sulla sua faccia e gli faccio assaggiare la mia figa in calore, è un po’ scomoda come situazione… ma dai che funziona, mi dà un assaggio d’orgasmo… al resto provvedo io, mi abbasso sul suo obelisco, passo il glande su tutta la figa, mi strofino il clitoride e poi… UHAHAM…! Discesa verticale… m’impalo! La sua asta entra tutta fino a toccarmi il fondo dell’utero. Tombola! Che palo…! Poi su e giù, come mi piace comandare ...