1. La Coinquilina cap. 7


    Data: 28/11/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta

    ... totalmente assuefatto a quella visione. Una volta alzato, non poté far altro che dirigersi al bagno ed iniziare a toccarsi. Tornò alla sua postazione con la netta convinzione che prima o poi ci avrebbe provato, magari ad un aperitivo fra colleghi o invitandola direttamente ad uscire. Ma era appena venuto guardando le sue intimità, quindi decise di rimandare qualsiasi altro approccio ad un momento più consono. Alle 18.50 Gustavo rientrò a casa alquanto stanco e terribilmente affamato. Non fece in tempo a varcare la porta di casa che vide Sara andargli incontro. Lo abbracciò iniziando a piagnucolare. Gustavo rimase immobile per qualche secondo sentendosi improvvisamente accaldato. I suoi seni schiacciati contro il suo petto e le sue braccia che lo intrappolavano, lo destabilizzarono. Sentendo i suoi mugolii di sofferenza si lasciò andare e l’abbracciò a sua volta. “Dai forza Saretta, lo so che è dura, ma era vecchietto….” “Lo so….ma era una parte della mia vita….piccolino….mi mancherà tanto..” Gustavo tirò fuori un pacchetto di fazzoletti di carta e gliene dette uno. “Tieni...dai, cerca di distrarti…io ho una fame tremenda, stasera ci abbuffiamo ok?” Le strappò un mezzo sorriso. “Va bene...” “Vado a farmi una doccia e poi pensiamo a cosa mangiarci ok? Chiamiamo il ristorante cinese….porcherie e birra e passa tutto” Si diresse in bagno e nel chiudere la porta vide Sara di spalle che ancora si stava soffiando il naso. Indossava quella maglietta-vestito nera piena di tagli sulla ...
    ... schiena che le arrivava poco sotto il culo. A coprire le gambe aveva un paio di francesine di lana spessa che la coprivano fino sopra al ginocchio. Aveva la certezza che sotto fosse nuda ed ebbe la sua solita scossa. Sara si girò e lo beccò guardandola. “Ehi, ti sei imbambolato….” Gustavo diventò rosso e chiuse definitivamente la porta. Sotto la doccia vide il suo sesso eretto, aveva il desiderio di toccarsi ma non lo fece. Uscì dalla doccia e prese coraggio. “Sarettaaaaaa” la chiamò riaprendo la porta del bagno. Sara andò verso di lui, lo vide avvolto nell’accappatoio mentre si guardava allo specchio. “Dimmi...” “Hanno appena aperto una nuova enoteca in centro. Ho dato un’occhiata e mi è sembrata carina. Ti va di andarci venerdì o sabato?” Sara entrò nel bagno e iniziò a guardarlo con quell’insistenza che lo imbarazzava ogni volta. “Vuoi uscire con me?” sghignazzò “No...” rispose seccamente Gustavo Sara gli fece un sorriso malizioso e lo squadrò da capo a piede. “Va bene, andiamoci. Mi piace il tuo accappatoio….bel colore” e si diresse in salotto. Gustavo sentì una strana eccitazione pervaderlo. Stavolta non era sessuale ma emotiva. Nel suo inconscio non poi così tanto profondo, aveva già immaginato la possibilità di finire a letto con lei, togliersi quella voglia malsana e il giorno dopo dimenticare tutto dando la colpa a due bicchieri di vino di troppo. Il piano perfetto. La cena fu di quelle diaboliche. Ordinarono una quantità di piatti che poi non riuscirono neanche a ...
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