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Galeotto fu il bus - parte 2
Data: 01/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: btmbear87, Fonte: Annunci69
Alle 19 siamo usciti finalmente da camera sua dopo una doccia. Eravamo profumati e puliti. Mi sono seduto sul divano accanto a lui con le mutande bucate. Abbiamo acceso al tv. Mentre stavamo guardano una puntata dei Griffin, mi si avvicina e si stende contro di me. “Credo di amarti anche io Alvise”. Ci aveva messo solo qualche ora per rispondere, ma la risposta era stata di mio gradimento, per cui mi sono rallegrato. Sta appoggiato al mio petto e la mia mano è adagiata sul suo. “Non temi che potrebbe arrivare qualcuno?” “Non temere, sono a casa da solo fino a domenica. Vuoi dormire con me?” “Davvero?” “Sì, mica per scherzo!” “Certo che lo voglio. Questa è la cosa che mi renderebbe più felice in assoluto!”. Avviso mamma che non tornerò a casa a dormire e mi concedo la felicità di pensare ad Ahmed e me a casa da soli tutta la notte. “Però io non so cucinare...” “Non preoccuparti! Cucinerò io per te!” “Davvero?? Vediamo prima che cosa c'è nel frigo però... sei sicuro?” “Ahmed, per te farei qualunque cosa.” Ci spostiamo in cucina e lui mi guarda malizioso. “Qualunque cosa davvero?” “A meno che tu non mi chieda di uccidere qualcuno...” Scoppio a ridere. “No, questo no. Be', intanto vediamo che cosa c'è nel frigo.” dicendo questo mi passa accanto, mi bacia e apre il frigo. Troviamo del pollo e dei peperoni. Mi guardo intorno per cercare di ambientarmi. Lui mi mostra dove trovare tutto ciò che mi occorre e mi porge un ...
... grembiule. “Vorresti...? Ma non so... è una cosa un po' imbarazzante...” “Nulla deve essere imbarazzante con me. Puoi dire e fare tutto ciò che vuoi.” “Ecco... mi piacerebbe che lo indossassi senza altro...” “Vorresti che fossi nudo sotto al grembiule?” “O con le mutande, sarebbe ancora più bello.” Mi volto e lo guardo. Ancora mi sembra un sogno. Lui sta lì, davanti a me. Indossa un paio di pantaloncini corti e una maglietta. Le ciabatte ai piedi e mi guarda con desiderio. I suoi occhi sono puntati su di me, accesi di desiderio. Mi avvicino e lo accarezzo sulla guancia barbuta. La pelle bronzea risplende (o forse sono io che voglio vederla così). Lo bacio dolcemente sulle labbra e lui mi attrae a sé e mi stringe forte. Non esito a prendere il grembiule e fare ciò che mi ha chiesto. Lui mi osserva, scruta ogni mio movimento. Guarda la pelle del mio torace che viene scoperta poco a poco e allunga una mano per accarezzarmi. Si trova proprio a pochi centimetri da me. Io lo guardo mentre mi spoglio; mentre tolgo i pantaloncini mi fa voltare per vedere il mio fondo schiena. Mi fermo un momento quando ci appoggia le mani sopra. Alla fine indosso il grembiule. Sono in mutande in mezzo alla sua cucina. Mi avvicino al piano per mettermi a cucinare, sento che mi osserva da dietro. “Torno subito, non scappare!” “Non potrei mai!” Mi bacia sulle labbra e si sposta in camera. Io inizio a tagliare la cipolla e la metto nella padella. Mi sono appena lavato le mani e sto ...