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Che mistero e' la vita
Data: 30/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales
... notte i due si amarono con passione e intensità baciandosi teneramente, accarezzandosi, scoprendo reciprocamente i propri corpi fin quando venne il momento di mettere il preservativo. Fu Long a volerglielo mettere ma, non avendone mai usato uno si dimostrò impacciato e al tempo stesso divertito per quella novità che alla fine riuscì a… srotolare, anche se con difficoltà. Raggiunsero entrambi più orgasmi, anche se in tempi diversi. Piero dentro quel piccolo sederino tanto accogliente e che non sembrava per nulla essere stato abusato così tante volte, Long aiutato anche dalle mani e dalla bocca di Piero. “Non ce la faccio più.” sussurrò Piero dopo essere venuto la terza volta: “oggi non ci riesco. Troppe emozioni… scusami.” “Mi hai fatto godere tantissimo, sei meraviglioso! Pensi sempre a me. Aspetti che tremi dal piacere prima di venire... Sei fantastico… Ma lo avevo capito che eri così… da come mi guardavi scopare...” Fatte ormai le ore piccole, stanchi ma pure eccitati per tutto quello che era successo quel giorno si addormentarono abbracciati in quel morbido lettone. Fu così che li trovò la mattina Marina che, dopo un attimo di sorpresa, diede un colpo di tosse per far capire che era li. Più di tanto non si scompose avendone già viste tante in quella casa e augurò loro il buongiorno: “scusi signore. Ma ieri mi ha detto di chiamarla per le nove al massimo. Sono le nove”. Quindi si abbassò, raccolse la minigonna che era li per terra e mettendola su una sedia ...
... aggiunse: “immagino sia del signorino” e si girò per andarsene sorridendo per la battuta che aveva fatto. Piero la ringraziò dicendole che sarebbero scesi tra poco per fare colazione e, come uscì, iniziò a ridere come un bimbo sorpreso a fare una marachella: “ci ha beccati in pieno. Adesso lo sa già anche Giuseppe. Vedrai come ti guarderà… Però sono fidati. Non uscirà una parola dalla casa… Sono più di trent’anni che lavorano qui da noi. Io li considero come degli zii. E sono anche una coppia affiatata.” Long lo guardò in modo strano e facendo una faccina seria esclamò: “ma tu chi sei? Un milionario?” prima di cambiare espressione e sciogliersi in un gran sorriso: “sono stato bene questa notte. Sai scopare bene, molto bene.” Ti prego, non dire così, adesso non siamo più in prigione. Che ne sò, potresti dire che… a letto non me la cavo male.” e rise, facendo ridere anche Long. “Anche tu sei stato fantastico. Potrei quasi dire che quella di stanotte è stata la scopata del secolo!” “Dai! Non si dice scopata… non siamo mica in prigione.” esclamò divertito il ragazzo facendogli l’eco e poi scoppiando a ridere. “E poi cosa vuol dire la scopata del secolo?” Con le lacrime agli occhi per quanto si stava divertendo gli rispose: “vuol dire che è stata la più bella della mia vita.” Si baciarono e abbracciarono ancora e poi Piero lo mandò in camera sua a vestirsi. Dopo colazione uscirono assieme e Piero telefonò ad un suo amico medico chiedendogli consigli sul da ...