1. Soggiogata 10


    Data: 30/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987

    Mentre completamente nuda nel camerino di prova, riflettevo su queste cose, Antonio si avvicinò mostrandomi un po’ di indumenti da provare.
    
    Erano tutte cose scandalosamente corte o attillate.
    
    Mi fece indossare una canottierina che era talmente leggera e stretta che ebbi paura che i miei capezzoli potessero bucarla, anche perché lui si stava divertendo a pizzicarmi le labbra della fica e il bottoncino mentre io cercavo di indossarla.
    
    Dopo mi fece provare una tuta tutta intera dello stesso tessuto che, indossata senza niente sotto, era come essere nuda, come un body painting, si vedevano persino i peli in rilievo, oltre alla macchia scura che subito si creò a contatto con la mia fica bagnata.
    
    Sperai con tutta me stessa di non doverla mai indossare per uscire…..
    
    L’ultimo capo era un vestitino a fiori che finiva con una gonna a pieghe cortissima e svolazzante mentre la parte di sopra era scollatissima e a balconcino creando un effetto quasi ridicolo nel sostenere le mie tettone che andavano ben oltre la misura per cui era stato progettato infatti il capezzolo rimaneva completamente fuori.
    
    Mentre mi accingevo a rimettermi i miei vestiti che comunque lasciavano pochissimo spazio all’immaginazione, mi agguantò da dietro e tenendomi le tette con le mani aperte, intrappolò i capezzoli tra le dita stringendoli forte.
    
    Avvertii dietro di me, sulla pelle, il calore e la grandezza di quel bastone immenso e duro che aveva evidentemente tirato fuori e mi arrivava a metà ...
    ... schiena.
    
    Mi divincolai dal suo abbraccio e, prendendo per la prima volta un’iniziativa, m’inginocchiai e, spalancando la bocca al massimo, glielo lo presi in bocca iniziando a succhiarlo come un’invasata, mentre con le mani lo accarezzavo sul tronco.
    
    “finalmente incominci a liberare la troia che è in te prof…brava”
    
    “mmmmmppphhh”
    
    Stavo gemendo dal piacere come se il clitoride fosse nella gola, questa cosa del succhiarlo mi era entrata dentro con violenza e per un motivo a me sconosciuto era un piacere immenso sentirmi quella cosa bollente e liscia entrarmi in bocca al punto da non rendermi neanche conto di essere in una cabina di prova e per giunta tutta nuda.
    
    “adesso basta abbiamo da fare…basta ho detto!!!.....”
    
    “plop” fu il rumore della mia bocca strappata a forza dal cazzo.
    
    Rimasi lì in ginocchio a bocca aperta un po’ imbronciata come una bambina piccola a cui avevano tolto il giochino.
    
    Mi rivestii mestamente, invece di esserne felice visto il posto rischioso in cui ci trovavamo, e mi incamminai verso la cassa a pagare le cose allucinanti che aveva scelto per me, mentre lui, dietro di me, non perdeva occasione per toccarmi il culo.
    
    Mentre pagavo, mi infilò addirittura un dito dentro ed io per rimanere impassibile dovetti fare uno sforzo immane, mentre la mia fica si allagava a quel contatto temerario in quel luogo pubblico con la cassiera che mi diceva qualcosa su una tessera o roba del genere che non seppi mai.
    
    Mi portò in giro per il centro ...
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