1. Soggiogata 10


    Data: 30/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987

    ... in queste situazioni era scomparso e senza il minimo sforzo, mi sentii pronunciare parole che mai avrei creduto potessero uscire dalla mia bocca:
    
    “si, mi piace da morire, vorrei sempre sentire sulla mia lingua il tuo bastone caldo e liscio, non so cosa mi hai fatto ma ne ho bisogno dammelo sempre ti prego…..”
    
    Detto questo iniziai a leccarlo succhiarlo accarezzarlo come se fosse l’ultima volta in vita mia che ne avessi la possibilità.
    
    “brava prof, così mi piaci, io non ti ho fatto nulla, ho solo tirato fuori la zoccola che è in te, l’unica che non l’aveva capito eri tu”
    
    Io sentivo in lontananza le sue parole perché i miei sensi erano tutti sul quel randello durissimo del quale veramente non potevo più fare a meno.
    
    Non so quanto tempo rimasi a giocare con quell’uccello mastodontico ma smisi solo perché lui aveva altri progetti, altrimenti avrei continuato all’infinito.
    
    Mi fece alzare e si sedette al mio posto con quella cosa spaventosa che puntava verso il soffitto.
    
    “tirati su la gonna e siediti sul mio cazzo, te lo sei meritata”
    
    Mi accinsi a fare quello che mi chiedeva girandomi verso di lui e allargando le gambe mi appoggiai alla sua cappella con la fica bagnatissima, ma era troppo stretta non riuscivo a farla entrare, probabilmente a causa del bastone nel culo che allargandomi dietro mi stringeva davanti.
    
    Dopo diversi tentativi durante i quali entrambi godevamo di quello strusciamento delle mie labbra sulla sua cappella, sentii che mi agguantava ...
    ... la parte che era uscita del manico e lo estraeva di colpo dal mio sedere e come per miracolo mi trovai a scivolare lungo quel palo che mi entrò dentro riempiendomi fino alle tonsille.
    
    Rimasi senza fiato a causa dell’estrema penetrazione e dal piacere incredibile che mi procurava, guardandolo negli occhi con la bocca aperta dal piacere.
    
    Mi prese la testa, poggiandomi le mani sulle orecchie e mi baciò con passione iniziando a dare dei piccoli colpi di bacino che mi procuravano delle scosse di piacere inaudito.
    
    Quel bacio mi portò fuori dal mondo, lontana anni luce dalla realtà, nella quale ripiombai bruscamente quando sentii qualcosa di caldo che mi entrava nel sedere, stretto allo spasimo dalla penetrazione che stavo subendo davanti.
    
    Le sue mani sulle orecchie, non erano un gesto di tenerezza, ma erano servite a nascondere il rumore della porta che si apriva e adesso ad impedirmi di girare la testa per vedere chi stesse cercando di entrare in me.
    
    Questa lotta fu lunga e si svolse in silenzio perché lui continuava a baciarmi e questo mi toglieva tutte le energie mentre quella cosa rovente stava lentamente vincendo la resistenza del mio povero orifizio slargandolo in maniera esagerata, finchè mi sentii riempita da entrambe le parti procurandomi una sensazione di impotenza e di piacere tali che iniziai a venire di nuovo mentre sentivo il pisellone enorme davanti che stava quasi fermo mentre quello dietro che mi inculava selvaggiamente.
    
    Mentre Antonio mi toglieva ...