1. Scambio culturale [ pt. 5 ]


    Data: 30/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: alchest, Fonte: Annunci69

    Se avete letto qualche mio racconto, sapete che preferisco una storia d'amore con del sesso piuttosto che un racconto esplicito e con termini esagerati. Questo racconto, che conclude la 'saga' si dilunga un pò sugli avvenimenti e poco sui rapporti sessuali. Ma spero che comunque piacerà e non deluda.
    
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    Dopo una mezz'ora di chiacchiere, il tono di Lore si fece più serio e mi disse "Ok, Ale.. Passami mamma e papà, devo parlargli di una cosa" un pò mi preoccupai, ma lui mi rassicurò che stava bene e che avrei saputo tutto l'indomani. Passai il telefono a mamma e li sentii urlare dopo pochi minuti.
    
    "Cosa è successo? Sono preoccupato" dissi a Frederick facendomi piccolo a fianco a lui. Mi abbracciò forte "Andrà tutto bene"..
    
    Continuarono ad urlare per un'ora credo, io rimasi tra le braccia di Frederick e, un pò insonorizzato dal suo abbraccio e un pò dalla porta che mamma si era chiusa dietro, non capivo mezza parola della loro telefonata. Mi addormentai nel suo calore, sotto la sua ala protettiva. Di tanto in tanto mi poggiava le labbra sulla fronte, una carezza tra i miei capelli medio-corti. Poi mi svegliò, all'improvviso. Dimenticavo che i miei genitori non sapessero nulla, fossero entrati vedendomi così rannicchiato dentro di lui avrebbero pensato di tutto.
    
    La telefonata era finita, si sentii solo silenzio. Ero ancora un secondo intontito, ma mi alzai, tirando giù i piedi dal ...
    ... letto. Mi girai in attesa di qualcosa, guardai Frederick ma il suo volto era preoccupato come il mio.
    
    Dopo poco, col silenzio in casa che ancora rindondava dopo le urla della telefonata, bussò alla porta qualcuno.
    
    Entrò mia madre, con un viso misto di agitazione e rabbia. Si asciugò le ultime lacrime, si avvicinò al letto e chiese a Frederick di uscire. Lui si alzò dal letto, ma io gli chiesi di rimanere. "Ormai è mio fratello, puoi dire tutto davanti a lui" la rassicurai. Lei esitò un momento, poi cominciò a parlare. "Allora, bambino mio.. Parto dal presupposto che la colpa di tutto questo è mia, è tutta colpa mia se ho tardato nel dirtelo. E fosse per me, neanche lo sapresti." cominciò. Si prese una piccola pausa, mentre guardava le sue mani arrotolarsi nel fazzoletto bagnato. "Mamma parla, ho un pò di ansia.." la feci affrettare "Sì, scusami è che.. è uno di quei discorsi che più tieni dentro e più è difficile fare, anche se.. insomma.. sei abbastanza grande e maturo da poterlo capire ma.. E' dura. Alessio.. - mi prese la mano, mi guardò negli occhi che cominciarono di nuovo a bagnarsi, il mio cuore a mille - tu sei figlio mio, da sempre e per sempre così come Lorenzo.. Ma non siamo i suoi veri genitori."
    
    Un battito mancò nel petto, forse due. Sbiascicai parole, sillabe. "Mi.. mio.. mm.. no.. Lore.. Cos.. quando? Perché adesso?" "Adesso perché Lore l'ha voluto. Non so perché.. Mi ha detto che ne avrebbe parlato lui a te domattina se non l'avessi fatto io ora e.. mi ...
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