1. Dirty dancing (balli proibiti)


    Data: 30/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: ninfea01

    Finalmente io e mio marito eravamo riusciti a ritagliarci un po’ di spazio tra i vari impegni e concederci una serata solo per noi. Avevamo sentito che in una discoteca non molto lontano da casa nostra organizzavano delle serate con balli latino-americani, che a me piacciono tantissimo. Erano molti anni infatti che non andavo a ballare, anche perché lui non aveva questa passione e per ogni tipo di danza era veramente negato.
    
    Questa volta però per farmi felice, aveva acconsentito ad andare insieme una sera in questo locale e per l’occasione mi aveva aiutato anche a scegliere, qualche giorno prima, un bel vestitino che fosse adatto alla serata. Conoscendolo, intuivo che per lui la serata avrebbe preso anche un risvolto un po’ erotico trasgressivo e la cosa però non mi dispiaceva affatto.
    
    La giornata era calda, eravamo infatti in pieno agosto, e l’uscita serale era a maggior ragione ancora più piacevole. Mi preparai con cura, sistemando i capelli, indossando il mio vestitino molto corto nero ed i sandali con il tacco alto. Un’ ampia scollatura davanti lasciava intravedere le forme del mio seno ed un’altra dietro, la schiena nuda. Inoltre, come da sua richiesta, non indossai le mutandine cosa che mi costringeva ad una grande attenzione nei movimenti e soprattutto a tenere d’ occhio il vestito che tendeva a salire.
    
    Vedevo gli occhi di mio marito che mi guardavano un po’ furbetti ed un po’ eccitati. Leggevo nel suo sguardo tutta l’eccitazione e la voglia di possedermi che ...
    ... aveva e questo eccitava molto anche me!
    
    Uscimmo di casa poco dopo le venti e ci recammo in auto nei pressi della discoteca fermandoci a mangiare qualcosa in un ristorante vicino, prima di entrare. Il locale era in riva al mare ed era molto affollato. Poco lontano arrivavano gli echi della musica di altri locali situati in prossimità della spiaggia.
    
    Cenammo con calma, parlando e scherzando in attesa che la discoteca aprisse al pubblico.
    
    Cercavo di tenere le gambe accavallate temendo che dai tavoli vicino si potesse scorgere qualcosa, anche se ogni tanto, quando le condizioni lo permettevano, mi volgevo verso mio marito aprendo le cosce e facendogliela vedere. Mi divertivo ed eccitavo allo stesso tempo a stuzzicarlo ed anche lui apprezzava questa mia “intraprendenza”.
    
    Pagammo il conto e ci avviammo a piedi verso il locale. Bisognava percorrere un po’ di strada a piedi costeggiando la spiaggia, cosa peraltro piacevole vista la leggera brezza marina che rendeva un po’ più sopportabile quella serata estiva. Mi sentivo elegante, bella, desiderata, quando passando vedevo gli sguardi degli uomini (ma non solo) che mi scrutavano e mi scannerizzavano dalla testa ai piedi. Mano nella mano con il mio uomo mi sembrava di stare su una passerella e questo da una parte metteva a dura prova la mia innata timidezza e dall’ altra mi rendeva sicura di me stessa.
    
    Arrivammo alla fine al locale che aveva aperto da poco e che pertanto era ancora praticamente vuoto. Le persone presenti ...
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