1. La necessità e il desiderio...martin


    Data: 01/10/2017, Categorie: Etero Autore: 4occhi, Fonte: Annunci69

    ... sguaiata, irrefrenabile! Mai le era successo di interrompere una scopata per ridere così di gusto!
    
    La stanza. Vuota.
    
    Si riprese e si accorse che era sola, sul letto. ' Martin ? ' Sparito.
    
    Oh cristo! Lo aveva offeso!!! Si sentì in colpa e la sua passera in fiamme la riportò alla mancata occasione di goduria. Ma restò interdetta anche dall'accaduto: aveva fatto sesso con Martin.
    
    Non riusciva ancora a crederci!!
    
    Si guardò i capezzoli e li trovò bagnati, si toccò le labbra tumide di baci, si toccò là sotto e la sentì come al solito dopo un rapporto, bollentemente 'usata'.
    
    Lo ritrovò , un giorno, finito un lavoro in un giardino, stava per cambiarsi nel locale attrezzi quando lui apparve, sorridente a scherzare su quale comodità poteva contare per mettersi gli abiti puliti.
    
    Risero insieme come se nulla fosse accaduto, poi presa da un impulso improvviso lo abbracciò. Lo tenne stretto e lo annusò, l'odore di Martin...non ne aveva, c’era l'odore del locale.
    
    Gli baciò il collo e lo leccò. Niente. Nessun sapore, non ci aveva fatto caso quando lo aveva baciato.
    
    Eppure sentiva il suo calore, il suo respiro, la sua carne...il bacino gli si fregava contro e lei sentiva la sua erezione aumentare. Marò!! Che sesso gli faceva quell'uomo!
    
    Veloce, invece di vestirsi, si tirò giù gli slip, slacciò i pantaloni di Martin, tirando giù tutto, lasciando il suo pene duro e svettante libero.
    
    Tenendolo stretto in mano si sedette sul tavolo dietro di sé, allargò le gambe ...
    ... avvicinandoselo alla fica che sentiva pronta e dolorosamente vogliosa di prenderlo.
    
    “ Scopami Martin!!” , ma lui non capì l’espressione colorita. La visione della sua passera pelosa e rosa lo spinse a muoversi e ad entrare in un botto, a non perdere tempo, questa volta l’avrebbe soddisfatta e lui si sarebbe sfogato vendicandosi un po’ per averlo interrotto la volta scorsa.
    
    Lo vide infilarsi velocemente, tutto accadde in un attimo.
    
    Scopavano come ricci, ansimando, nessuna parola, mi raccomando, ma mentre si venivano incontro scontrandosi, unendo i loro corpi, si guardavano fissi, seri.
    
    Basta risate, ora si faceva sul serio.
    
    Il tavolo tremava sotto i colpi di Martin, lei lo sentiva muoversi col sedere tutte le volte che lui le affondava dentro.
    
    Il ritmo divenne frenetico, le voci non riuscivano più a trattenersi ma si lasciavano andare a gemiti, sospiri, mugugni.
    
    Lei era cera sciolta, si sentiva liquefare e tutto il suo essere liquido si concentrava intorno al suo opposto, che la pervadeva con la sua consistenza, la sua durezza.
    
    Poi come alla fine di una corsa, urlarono arrivati al traguardo, si strinsero in un abbraccio soffocando il proprio grido.
    
    Lei si lasciò cadere indietro, appoggiandosi al muro. Restò ferma, sfinita.
    
    Dalle gambe a penzoloni sentiva colare qualcosa, giù fino alle caviglie.
    
    Si tirò in piedi e controllò, sperma. Sembrava proprio sperma…e lui, dov’era finito? Mistero.
    
    Da quel giorno, quasi ogni giorno, nelle situazioni più ...