1. Figlio di Puttana


    Data: 01/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Orion V.

    ... Sistemo la faccenda e poi continuo a sbatterti come si deve… - Jason, no! – fa ancora la mamma, sollevandosi in piedi e cercando di tirarsi giù il vestito per coprire le sue vergogne davanti a me – Lascialo stare… Per un momento mi preoccupo: io sono alto uno e settantacinque, ho un fisico atletico e facci karate a livello agonistico, ma il tipo che si scopa mia madre è almeno uno e novanta e probabilmente pesa il doppio di me… Senza contare che lavora da anni in una palestra, e si vede perfettamente dal suo fisico. Poi però la collera che mi è montata dentro fino a quel momento si libera tutta: - Tu non ti intromettere, mamma! A questo cazzone di merda ci penso io… Lui mi guarda furioso: - A chi hai detto cazzone di merda, stronzetto? Vieni a fare il razzista nella mia palestra? Intrufolandoti illegalmente, e rompendo i coglioni mentre monto la mia femmina? Adesso di spacco la testa, e poi ti faccio anche arrestare… La mamma gli si attacca al braccio, recuperando qualche punticino dopo essere caduta dalla nuvola in cui la tenevo nella mia considerazione. - Jason, lascialo… Lui se la scrolla di dosso neanche fosse una mosca: - Levati di mezzo, donna! Con te me la vedo dopo. La mamma barcolla all’indietro, e io vedo rosso. E anche nero, dato che ho Jason davanti… Ho sempre detestato il Milan, così attacco a testa bassa. Ho un vantaggio: il nero ha ancora i pantaloni a mezz’asta, che lo impacciano, e io sono sicuramente più veloce. Infatti lui mi tira un cartone che se mi ...
    ... avesse preso mi avrebbe staccato la testa, ma io lo evito e scarto di lato; lui colpisce di nuovo (deve fare pugilato, a giudicare dallo stile) e io scarto di nuovo, poi colpisco a gamba tesa e lo prendo al fianco con il dorso del piede. Ho mirato ai reni, ma è come se colpissi un tronco d’albero. Jason fa una smorfia (almeno gli ho fatto male) e si rivolta velocemente cercando di afferrarmi la gamba. Ancora una volta sono più veloce, ma lo evito solo di poco, e questa volta quando mi sferra un altro diretto alla faccia non riesco a evitarlo del tutto: mi prende alla spalla, e mi sembra quasi che me la scardini tutta. Finisco a terra con un tonfo; so cadere e quindi non mi faccio niente, ma lui mi è subito addosso. - Gianni, scappa! Questa è la mamma, che si attacca al collo dell’energumeno cercando di rallentarlo. Non funziona: lui se ne libera con uno strattone e anche la mamma finisce per terra. Io però ho fatto in tempo a girarmi, e da terra sferro un calcio con tutte le mie forze: questa volta scelgo anche meglio il mio bersaglio, e lo colpisco di dorso pieno in mezzo alle palle. No, non sono di legno: sento i testicoli separarsi fra loro e schiacciarsi sotto la violenza dell’impatto, e la carne tenera cedere facilmente all’urto. Jason caccia un urlo da checca castrata; si piega in due dal dolore e cade in ginocchio sotto il suo stesso peso, pazzo di rabbia e con gli occhi iniettati di sangue. Mi rialzo in piedi velocemente anche se la spalla mi fa un male boia, e afferro mia ...
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