1. LE VERGINI DI TRANSILVANIA


    Data: 02/12/2018, Categorie: Etero Autore: Dunklenacht

    ... trionfo, dopo la pubblica esecuzione di non so quali melodie, che allora avevano riscosso molto successo nell'Impero d'Austria e di Ungheria.Nel bel mezzo dell'apparizione, gli occhi di Sternlein videro comparire il sangue. Fu come se tutto si tingesse di nero, all'improvviso e senza motivo. L'amore s'era macchiato di scarlatto.- Oh, il Fiaker! Che ne &egrave di quel Fiaker e di quell'innamorata? - mormorò la veggente, invano.La bella udì un rumore di zoccoli di cavalli, al galoppo. Quel suono, da vago, divenne ben presto forte ed angosciante. C'erano una strada di sassi, un bosco di faggi, un'infinità di rovi e di erbe secche, che crescevano lungo i margini di quella via. Gli occhi di Sternlein ebbero modo di discernere una carrozza, un cocchiere dalle vesti a brandelli, che aveva un teschio al posto del volto e poi, alla luce di un sole dorato e gelido, che sprigionò il bagliore di una folgore, lei, l'innamorata, ma senza vita. L'avevano sgozzata ed il suo mezzobusto pendeva nel vuoto, a testa ingiù, dal finestrino di una portiera quella vettura. La chioma della vittima s'era macchiata di sangue, al pari del suo collo, bianco e di cigno, dove era rimasto conficcato il pugnale che le aveva dato la morte. Le sue vesti color crema erano rimaste intatte. Sternlein udì un grido di dolore e mille risa di scherno. Chi era stato? Chi mai? Poi, tutto svanì, mentre qualcuno rivolgeva la parola alla protagonista della nostra storia.- Sternlein, io sono tua nonna � si sentì dire la ...
    ... veggente, in un tedesco antico e malinconico. � Al prossimo ballo, tu perderai la verginità e conoscerai il nome del mio assassino!L'apparizione lasciò quella perla d'amore, figlia della Transilvania, nella commozione e nei singhiozzi, nonché fra le trine morbide dei ricordi. Pochi giorni dopo, frugando tra le masserizie dell'abbaino, la giovane ritrovò un ritratto di colei che le aveva parlato dal mondo dei morti: era la sua antenata, assolutamente uguale a come l'aveva contemplata tempo prima. Non vi era differenza alcuna, tra il volto che le era apparso e quello che gli occhi suoi avevano allora modo di discernere, in quell'immagine vetusta.Venne poi il tempo dei gioiosi valzer, i quali privarono Sternlein della verginità antica per conferirle una verginità nuova, satura di piaceri, amori e giovinezza. Negli orecchi suoi venne proferito, come accidentalmente, un nome, quel nome, secondo quanto le era stato preannunziato. La cara giovane non avrebbe mai creduto che una mano, una parte del corpo maschile, a contatto con ciò che si celava tra le sue gambe, potessero donarle tutto quell'orgasmo. Ella non aveva mai gridato tanto.La terza vergine: Lebewohl.Erano i primi giorni di Febbraio del 1872.Poche anime abitavano ancora in quel villaggio della Transilvania, che sorgeva lungo le sponde di un lago, del quale non rammento bene il nome. Di quando in quando, si discernevano le belle teste, bionde o brune, delle giovani di quel borgo, mentre facevano capolino dalle finestre delle ...
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