1. LE VERGINI DI TRANSILVANIA


    Data: 02/12/2018, Categorie: Etero Autore: Dunklenacht

    ... una maschera nera sugli occhi. Inoltre, andava ripetendo non so quali filastrocche, che avevano il sapore ed il mistero di quella terra.Poi, Sternlein � questo il nome della bella � ripose i ramoscelli di betulla che recava in mano sopra il cumulo di pupazzi, raccolse una manciata di foglie morte, che abbondavano lungo la strada del villaggio e coprì con esse le cupe chincaglierie che aveva ammonticchiato dinanzi a sé. Ad un tratto, come improvvisamente, la ragazza mascherata accese una fiaccola e la usò per dare fuoco a tutte quelle cianfrusaglie, delle quali vi ho narrato. Le fiamme divamparono magicamente, rossastre e violente. Dopo averle sprigionate, Sternlein prese a danzare uno dei balli misteriosi che allora erano in voga in Transilvania. Fu accompagnata dalla musica di un violino, suonato da un vagabondo, che passeggiava senza meta lungo l'altro lato della strada, chiedendo la carità.Poco dopo, tutti rientrarono in casa, sprangando gli usci, come si usava in quelle terre dopo il calar del sole. La giovane, della quale vi ho parlato, si tolse la maschera; il suo volto leggiadro non necessitava certo di trucco, per brillare. La vidi prendere una lampada, accenderla e salire, alla luce di essa, lungo la scala di legno che conduceva all'abbaino. Giunta colà, sempre al bagliore di quel lume, Sternlein si accomodò sulla sedia a dondolo, che giaceva in un angolo, mentre gli occhi suoi potevano contemplare gli innumerevoli arnesi arrugginiti, che si usavano per lavorare la ...
    ... terra, deposti in un angolo: vi erano badili, zappe, ma anche seghe, accette e quant'altro; persino un piccolo versoio, rovinato e logoro, che non serviva più a nulla.Poi, vidi quella giovane dirigersi verso un catino colmo d'acqua e tingere i propri capelli di verde smeraldo, adoperando non so quale polvere, che, nel momento in cui fu versata, si sparse come una nube tutt'intorno. Ah, gioiosa Sternlein! Era per la prossima festa da ballo, quando avresti danzato non so quali valzer, mostrando a tutti le tue belle gambe, a braccetto con i più bei ragazzi della Transilvania!Dopo che ebbe tinto le sue chiome del colore che vi ho detto, la bella ricadde sulla sedia a dondolo, il mento appoggiato sul seno che s'alzava e s'abbassava languidamente, la mano sinistra posata su una guancia. Colà, nell'abbaino, alla luce vaga di quel lume, ebbe un'apparizione.Dapprima, ciò che ella vide fu una storia d'amore e null'altro. Erano l'affetto e la tenerezza di due giovani, che si amavano con ardore e in lieta ebbrezza, prima del fatale assassinio. Oh, che baci, che slanci, quanta felicità! E tutto, in mezzo a mille abbracci, al suono di un'orchestrina di strumenti ad arco, mentre un Fiaker viennese portava a passeggio i due amanti, dinanzi ad un porticato adorno di figure barocche, in un'estate colma di luce, che sembrava senza fine! Poi, sulla scalinata antistante ad un teatro, apparve la figura leggiadra di una musicista, che una folla di persone, entusiaste della sua genialità, portava in ...
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