1. Al mare, un vecchio amico (prima parte)


    Data: 03/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: suntopless

    ... Manuela, continuava a rompere le scatole a tutti gli altri ragazzi continuando ad andare dietro a tante altre ragazze. Questo perché Manuela, seppure bella, disinvolta e spigliata, sembra fosse quasi una santarellina allora. Con Marco non andava oltre qualche bacio e qualche toccamento. Ecco perché Marco andava a sfogare i suoi bisogni con le altre ragazze. Ed il casino scoppiò quando una pettegola riferì a Manuela che Silvia, l’altra compagna di classe, era andata a letto con Marco. Scoppiò una lite furibonda. Manuela accusava Silvia di essere una puttana ed una ruba ragazzi. Silvia si difendeva negando di essere mai andata letto con Marco. Arrivarono persino alle mani. Marco e Manuela ovviamente si lasciarono. Ma mai si seppe se la notizia era veramente fondata. L’unica cosa certa, certa perché riferita da più ragazze, era che Silvia fu vista più volte spompinare Marco dentro i bagni delle ragazze a scuola.
    
    Mi fece notare pure come Marco fosse ancora un bel ragazzo. Bello, gentile nei modi, garbato nel parlare.
    
    Fu al termine di questo suo lungo resoconto che Marco si avvicinò nuovamente a noi. Ci disse che i suoi due amici avevano voglia di fare una passeggiata sulla battigia mentre lui si sentiva stanco dopo il lungo bagno però al contempo non voleva restare solo. Ci chiese se poteva momentaneamente unirsi a noi.
    
    Yoko non se lo fece ripetere due volte. Si mise a sedere sulla sua tovaglia, si fece un po’ di lato ed invitò Marco a sedersi al suo fianco.
    
    “Che ...
    ... palle!” pensai. Infatti, come avevo previsto, i due ripresero ancora una volta a parlare del passato. Di tutti i loro compagni di classe e di scuola. Mi stavo veramente annoiando.
    
    D’un tratto, dopo avere parlato ancora una volta di tutta una serie di ragazze che nel tempo si erano succedute ai piedi di Marco, Yoko improvvisamente gli confessò apertamente i suoi sentimenti di allora.
    
    “Sai, allora ero anch’io innamorata di te. Avevo una cotta che neanche puoi immaginare! Ti guardavo tutti i giorni ed ogni giorno soffrivo in silenzio vedendo le altre ragazze al tuo fianco. E tu invece neanche mi guardavi, non ti accorgevi di me e dei miei sentimenti.”
    
    “Ma non è vero! Se proprio devo essere sincero con te, devo ammettere che allora ero un po’ stronzo, soprattutto con le ragazze. Lo sapevo benissimo che eri innamorata di me!”
    
    “Come lo sapevi! Chi te lo aveva detto?”
    
    “Nessuno! Ma ti assicuro che si vedeva. Non potevo non capire dai tuoi comportamenti, dai tuoi sguardi. A te sembrava di non essere vista, ma io sapevo che tu mi osservavi. E delle volte, devo dire la verità, facevo apposta a provocarti, magari baciando d’improvviso una ragazza, la prima che mi capitava a tiro, così, per farti dispetto!”
    
    “Brutto stronzo! Non capisci che così io soffrivo di più?”
    
    “Sì che lo capisco! E ti chiedo scusa per questo. Te l’ho detto: da ragazzo ero proprio uno stronzo.”
    
    “Sì, accetto le scuse, ma io ho sofferto veramente tanto allora!”
    
    “Lo so, lo capisco. Ma come facevo a ...
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