1. Al mare, un vecchio amico (prima parte)


    Data: 03/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: suntopless

    ... sapere che da quel brutto anatroccolo che eri saresti diventata una così bella donna?”
    
    Ora capivo i comportamenti inconsueti di Yoko. Capivo finalmente perché Yoko sembrava una persona diversa. Era stata innamorata di Marco tanti anni fa e stava approfittando dell’occasione per chiarire le cose, quella vecchia storia.
    
    Ma mi ero davvero rotto le scatole! Sentivo caldo, molto caldo. In più questi discorsi sul loro passato mi stavano tremendamente annoiando. Non capivo soprattutto perché rivangare questa assurda cotta di allora.
    
    “Ragazzi, scusate, io sto morendo di caldo. Vado a fare un bagno!”
    
    “Scusa! Ti stiamo annoiando!”
    
    “No, no, non ti preoccupare Marco! Io vado a rinfrescarmi. Voi continuate pure.”
    
    Andai lentamente, come mio solito, verso la battigia. Lì indugiai un po’. Ho sempre sofferto la sensazione di freddo che si prova ad entrare in mare quando si è accaldati dopo un lungo periodo di sole.
    
    Entrai piano, con tutta calma, in acqua. Mi tuffai, risalii in superficie dopo un bel tratto sott’acqua in apnea e feci una lenta e lunga nuotata. Andai un bel po’ al largo. Mi allontanai abbastanza dalla riva. Poi, dopo una sosta in alto mare per riprendere le forze, tornai nuotando lentamente verso la riva. Ad un certo punto, quando l’acqua si fece più bassa, poggiai i piedi e cominciai a camminare.
    
    Guardai verso le tovaglie e mi accorsi di una cosa piuttosto strana ed insolita. Quasi non ci credevo!
    
    Uscii dal mare ed andai verso la mia tovaglia. Trovai ...
    ... Yoko, sempre seduta sulla sua tovaglia con al fianco Marco, che con tutta tranquillità si era nuovamente messa in topless e con altrettanta naturalezza stava spalmandosi la crema solare sulle tette, massaggiandosele lentamente.
    
    Mi vide arrivare. Certamente si accorse del mio stupore. Aveva sempre mostrato le sue tette al mare, anche in presenza di altri uomini. Ma mai in presenza di persone conosciute. Mi aveva sempre detto che si sarebbe vergognata infinitamente se fosse accaduta una cosa del genere. Ed invece eccola lì, davanti a me, a non più di 30/40 centimetri da Marco, a far mostra delle sue tette e come se non bastasse mettendo in risalto la sua nudità spalmandosi la crema, scena sicuramente di un eccitante incredibile.
    
    “Scusa, John! Mi sono rimessa in libertà. C’è troppo caldo oggi e soprattutto non vorrei rovinarmi l’abbronzatura. Non ti dispiace vero?”
    
    “No! Fai come vuoi!”
    
    Come potevo risponderle diversamente? Ormai era già in topless da chissà quanto tempo. Marco le sue tette già le conosceva a memoria. Ormai era troppo tardi per esplicitare qualsiasi mia rimostranza. Almeno lì, in quel luogo. A casa, successivamente, magari ne avremmo riparlato e certamente mi avrebbe dovuto dare più di una spiegazione.
    
    Mi sdraiai sulla mia tovaglia e cominciai a parlare anch’io con loro due.
    
    Yoko sembrava contenta degli sguardi che inevitabilmente, seppure malcelati, Marco ogni tanto lanciava alle sue tette. Era evidente che ne era gratificata. Superficialmente ...
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