Al mare, un vecchio amico (prima parte)
Data: 03/12/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: suntopless
... Marco sembrava simpatico e, secondo i giudizi di Yoko, sembrava anche essere cambiato nel modo di rapportarsi con gli altri. Sembrava a suo dire più maturo, meno presuntuoso, arrogante e sprezzante. Finalmente sembrava non fare pesare più agli altri la sua evidente bellezza.
Ma a me non piaceva. Mi sembrava falso, mi sembrava che stesse giocando con Yoko, con i suoi sentimenti riemersi dalle più oscure profondità del suo cuore.
In quel momento tornarono i due amici di Marco. Erano sudati e stanchi dopo la lunga passeggiata. Si avvicinarono a noi e chiesero a Marco se li volesse raggiungere in acqua per rinfrescarsi.
Marco si alzò ed invitò anche Yoko.
“Vuoi venire anche tu John?” mi chiese Marco.
“No, sono tornato da poco. Prendo un po’ di sole. Voi andate pure!”
Andarono tutti e quattro. Yoko era sempre in topless, incurante della presenza anche dei due amici di Marco.
Li vidi entrare in acqua e solo dopo mi accorsi che uno dei due amici di Marco aveva portato con sé la palla. Giunti nell’acqua poco profonda si misero a giocare. Una sorta di pallavolo. Si facevano i passaggi l’uno con l’altro.
Le tette di Yoko, con il movimento, ballavano sempre di più. Era uno spettacolo.
Poi, dopo un po’, cambiarono gioco. Capii che avevano formato due squadre: Marco e Yoko contro gli altri due.
Il gioco sembrava consistere nel doversi passare la palla tra compagni senza farla intercettare da nessuno degli altri due giocatori, altrimenti la palla passava alla ...
... squadra avversaria.
La palla toccò dapprima a Marco e Yoko. Si lanciavano la palla tra loro, correndo dentro l’acqua e cercando di liberarsi dalla marcatura degli avversari. Non era facile, soprattutto per Yoko, questo gioco. I contatti fisici diventavano sempre più frequenti e sempre più audaci.
Più volte capitò, prima all’uno poi all’altro avversario, nel modo di contrastare il lancio della palla da parte di Yoko, di avere dei contatti fisici con lei. Ovviamente, guarda caso, spesso questi contatti erano tra le spalle o le braccia oppure esplicitamente tra le mani dei ragazzi e le tette di Yoko.
Non solo. Quando toccò a Marco ed a Yoko dovere contrastare i lanci degli altri due, fu la stessa Yoko che, calatasi totalmente nel gioco, come se nulla fosse si gettava di continuo ora addosso ad uno ora addosso ad un altro dei giocatori senza minimamente far caso al fatto che fosse praticamente nuda.
Alcune volte, stremata dalla fatica, si gettava esausta sopra Marco e questo non poteva fare altro che accoglierla addosso a sé, abbracciarla e stringerla afferrandola da dove capitava. Ovviamente, quasi sempre con toccamenti e strusciamenti di tette.
Al termine della lunghissima partita, Yoko, stanca quasi da non reggersi in piedi, come se non bastasse, si fece dare un passaggio da Marco per tornare sulla sua tovaglia. Gli salì sopra a cavalcioni sulla schiena e così si fece trasportare fino da me, strusciando e premendo per bene nel frattempo le sue belle tette contro ...