Lisa cap.i
Data: 03/12/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Ale_Bolzo
... su cd, dove c’era tutto il materiale scaricato nell’ultimo mese e iniziammo la visione.
“Porca troia guarda che tette quella”, “ma per Dio non sono manco rifatte, madooooo che donna”.
Ridevamo e commentavamo come fosse una partita di calcio.
Passò mezz’ora e io e Francesco dovemmo riprendere lo studio, io dopo un pò esclamai: "Oh Fra, devo andare a pisciare, non riesco più a trattenermi…”
Lui gentilmente: “Vai Ale, io pure devo andare a cagare, tu vai nel bagno di mamma che io vado in quello mio e di Cristiano”
Entrammo contemporaneamente in bagno, pisciai e diedi un occhiata nei panni sporchi, c’erano delle calze e un perizoma di Lisa. In preda all’eccitazione di prima, ancora non del tutto sopita, decisi, visto che c’era tempo, di spararmi una sega odorando le calze e il perizoma.
Li presi in mano e cominciai a segarmi seduto sul water facendo su e giù in velocità, sembravo un ossesso. I movimenti erano veloci e decisi, avevo gli occhi socchiusi. Con una mano odoravo il perizoma con l’altra mi menavo l’uccello. Decisi anche di attorcigliarmi le calze alla base del pene, per godere di più.
Dopo 5 minuti di manovella, il polso iniziava a farmi male, decisi di fermarmi un attimo. Mi alzai dal water e presi le scarpe di lisa, delle ciabatte aperte, a mo' di sandalo, davvero molto sexy.
Le odorai e ricominciai a masturbarmi, sempre più forte. Quando fui vicino all’orgasmo sentì lo scarico dell’altro bagno che veniva tirato. Tirai una sborrata devastante, ...
... sporcai non solo le scarpe, ma anche le calze che avevo messo intorno al cazzo. Non avevo tempo di ripulire tutto e dovetti lasciare tutto lì. Rimisi le calze nei panni sporchi facendo finta di nulla e tornai al tavolo chinando la testa sui libri.
Dopo un minuto mi raggiunse il mio amico incurante di quello che era appena successo.
Volevo tornare in bagno con una scusa per pulire bene quello che avevo combinato, ma dopo una decina di minuti arrivò dal lavoro Lisa, mi salutò e andò a cambiarsi.
Pensai: “Porca puttana sono fottuto adesso”
Aveva tolto le scarpe e indossato quelle ciabatte, ancora sporche del mio seme. La sentii uscire dal bagno e con passo deciso dirigersi in cucina, proprio dove studiavamo io e Francesco. Tra me e me pregai che non si fosse accorta di nulla.
Mi guardo attentamente, io incrociai il suo sguardo da gattona e mi disse: “Ho appena sentito tua madre, venerdì andiamo tutti in pizzeria, a voi va bene, cosi sabato potete uscire per fatti vostri?” Io non seppi cosa dire, il cuore mi batteva forte, perché avevo inizialmente pensato che avesse chiamato mia madre per dirle che mi ero masturbato sulle sue scarpe e la sua biancheria, poi sorrisi e cercai di auto-convincermi che fosse impossibile… Era passato più o meno un quarto d’ora da quando avevo rovesciato il mio seme sulle scarpe e sulle calze, non sarebbe stato fresco, quindi difficile dire che era proprio sperma.
Arrivò il venerdì. Andammo in pizzeria e io mi trovai per strano caso ...