1. Lisa cap.i


    Data: 03/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Ale_Bolzo

    ... difronte a lei, e vicino al fratello del mio amico. Ridevamo e scherzavamo quando io dissi: “beh ragazzi io vado a lavarmi le mani prima di mangiare”.
    
    Lisa mi senti e disse: “Devi andare a lavarti le mani? Beh anche io”
    
    Ci alzammo assieme, percorremmo il corridoio, e ci dividemmo andando ognuno nel proprio bagno. Mi lavai le mani con calma e quando uscii dal bagno la trovai fuori ad aspettarmi ed esclamò: “So cos’hai fatto l’altra volta, so cosa guardate a casa quando non ci sono, e so… che sei venuto sulle mie scarpe…”
    
    Io avevo uno sguardo perso, non sapevo davvero cosa dire ero in imbarazzo, farfugliai: “Ma guardi, io non so cosa…”
    
    “Non prendermi per una scema, non sono nata ieri… L’odore è inconfondibile, ma tranquillo per adesso non dico nulla ai tuoi”
    
    “Signora… Io davvero sono…”
    
    “Per il momento va bene, finiamoli qui, poi vedremo se parlarne con tua madre o meno”
    
    Tornai al tavolo, ero bianco cadaverico, sembrava avessi visto il diavolo, Lisa invece faceva finta di nulla.
    
    Francesco, quando mi vide tornare mi guardò ed esclamò: “Ale, oh… Tutto bene? Sei Bianco”
    
    “Si si Fra, tutto bene” risposi io, in maniera poco convinta.
    
    Non stavo affatto bene, ero in panico. Mi batteva il cuore, avevo paura della reazione dei miei, e avevo paura di perdere l’amicizia di Francesco, che non sarebbe stato felice di sapere che mi ero segato su sua madre.
    
    Mentre cercavo di nascondere la mia preoccupazione e parlando con i miei amici, senti qualcosa che mi ...
    ... accarezzava il polpaccio. Era il piede di Lisa.
    
    Io mi bloccai… Alzai lo sguardo e vidi Lisa che mi faceva il segno di stare zitto portandosi un dito sulle sue carnose labbra.
    
    Con un movimento sinuoso e dolce, il suo collo del piede si strofinava andando sempre più su, percorrendomi lentamente tutta la tibia. Poggiò il piede sul mio ginocchio sinistro. Non riuscii più a pronunciare una parola, chiusi gli occhi, ma li riaprii immediatamente, sperando, anzi pregandola con lo sguardo di andare più su e di toccarmi il pacco.
    
    Lei però, da donna esperta, non lo fece, voleva comandare e, ricomincio a toccarmi con la pianta l’altro polpaccio, sempre con questo movimento fluido e calmo. La cosa impressionante era la sua calma e la sua spavalderia a tavola. Io stavo sudando e lei era tranquilla, parlava come se nulla fosse.
    
    Dopo un pò inizio a strofinare il piede sulle mie cosce, un pò con il collo e un pò con la pianta era qualcosa di paradisiaco, non ci potevo credere. In più i suoi piedi erano fasciati da stupendi collant che rendevano tutto ancora più eccitante.
    
    Cercai di avvicinarmi il più possibile al tavolo, in modo tale da facilitare i suoi movimenti, avevo lo stomaco che sbatteva sul tavolo, quasi mi faceva male, ma non mi importava. Lei guardando il mio movimento con la sedia, smise di toccarmi col suo meraviglioso piede e in maniera del tutto naturale lo rimise nella scarpa.
    
    Arrivarono le pizze, io mi misi a mangiare in rigoroso silenzio.
    
    Cristiano mi disse: ...