1. L'alibi perfetto


    Data: 03/12/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: iprimipassi

    ... inferiore il glande completamente esposto e gonfio d�eccitazione. Francesca aprì la bocca, ma riuscì soltanto a saggiare la consistenza della carne turgida e calda, senza poter allungare il collo per riempirsi la bocca di quell�invitante scettro.Le sfuggì un gemito appena accennato quando il grosso pene del ragazzo le scivolò sul mento. D�istinto, la donna aprì gli occhi, tentando, ora in maniera meno celata, di protendersi per recuperarlo.Stefano, però, le tirò appena i capelli, costringendola a tenere lo sguardo rivolto a lui mentre avvicinava impercettibilmente l�asta al viso di Francesca, adagiandola contro le labbra e il naso. Nello stesso momento, colse il leggero movimento della mano di lei, che si insinuò tra le sue cosce a sfiorare il suo sesso.�Piantala di fare la sostenuta ora. Guardati. Non aspetti altro che assaggiarmi. Sei talmente eccitata che non riesci neppure a non massaggiarti la figa�.A quelle parole, la lenta masturbazione iniziata da Francesca poco prima iniziò a farsi appena più intensa. Le sue dita, dopo aver allargato e giocato intorno alle grandi labbra, presero ad entrare e uscire lentamente dalla sua vagina già umida.�Vedi. Io e te siamo molto simili, in fondo. Anche a me piace essere desiderato. Ed è questo che voglio da te. Che accetti la vera te stessa, e mi chieda cosa realmente cerchi da me. Muovi più forte quelle dita, fammi sentire quanto ti eccita il pensiero di avere la tua bocca piena del mio cazzo�.Senza quasi più controllo, la ...
    ... donna non poté fare a meno di aumentare il ritmo della masturbazione iniziata poco prima, riempiendo la stanza dei suoi sospiri e dei suoi gemiti sempre più evidenti, oltre che dello sciacquettio del suo sesso, stimolato con sempre maggior vigore e rapidità.�E ora chiedimelo, troia. Dimmi cosa vuoi�, incalzò il ragazzo, sempre tenendola per i capelli.�Si� sono una troia� la tua� fammi assaggiare il tuo cazzo� lo voglio� ti prego��, implorò lei, biascicando per via del glande che, nuovamente, le occupava le labbra.Stava ancora parlando quando il suo ospite le spinse la testa con violenza verso il suo membro, forzandole la bocca fino a farne entrare poco più della metà. Successivamente lo tirò fuori, inserendolo ancora una volta. E ripeté la medesima operazione più volte, con sempre maggior foga e rapidità, mimando un brutale amplesso mentre Francesca, ormai completamente fuori di testa, tormentava con tre dita e a folle velocità una vagina ridotta a un lago.Vennero all�unisono, lei irrigidendosi e lasciandosi cadere sul pavimento, lui piantandole il suo membro quanto più a fondo possibile e quasi soffocandola col suo abbondante seme. Quando rivoli bianchi fluirono fuori dalla sua bocca, Francesca, invasata e in debito d�ossigeno, li raccolse con le dita ingoiando fino all�ultima goccia.�Ti voglio ancora� voglio che mi scopi� la tua troia ha ancora voglia di te� per favore��, disse, senza ancora essere in grado di rialzarsi né di smettere di accarezzarsi tra le cosce.Lui sfilò ...