1. Vita Da Insegnante CAP 2 Melanie


    Data: 03/12/2018, Categorie: Etero Autore: Brook

    ... si dice ? La sega è un atto d'amore verso sé stessi. Slacciai la cerniera e mi toccai fino a raggiungere la piena vigoria di nuovo. Il mio pensiero andó a diverse donne, ad amori passati, a scopate recenti o desiderate. Passando tra ex e amanti occasionali inaspettatamente pensai a Melanie, immaginavo il suo corpo ricoperto da lentiggini costellanti la sua pelle chiara, immaginavo di immergermi nei suo riccioli rossi e di saggiare ogni dettaglio che il suo giovane corpo poteva offrirmi. Era immorale lo so , pensare così intimamente ad una ragazza dieci anni più giovane di me, la nipote di un mio amico eppure quella mattina non potevo farne a meno, ne avevo voglia, in ogni caso nessuno è padrone della mia mente. Andavo su e giù spalmando lo stimolante formicolio attraverso il mio corpo. DRIN Erano già le dieci ? Interrotto al più bello. Non avevo finito, mi ricomposi in fretta. Ancora nel pieno dell'erezione mi rimisi i pantaloncini che a malapena contenevano i miei genitali. Mi lavai le mani... DRIN " Sí, arrivo " risposi. Afferrai il primo libro a portata di mano per coprire il cavallo e mi avviai alla porta. " Buongiorno" " Prego , accomodati" Appena la vidi capii che non sarebbe stata una lezione facile. Aveva un top che metteva ben in vista il suo seno abbastanza prosperoso e mostrava le cosce lisce attraverso gli shorts. Faceva caldo, sì. Andò verso la scrivania dove solitamente svolgevamo le nostre lezioni. Io la seguivo a ruota, il libro posto a barriera, ...
    ... scomodissimo , non poteva camminare con una verga di venti centimetri nelle mutande. Mi muovevo goffissimo come un pinguino sulla calotta polare, lei mi osservava con aria perplessa aveva notato qualcosa di strano in me. " Tutto bene prof ? " " Sí, siediti " Eseguí l'ordine ed io mi posi sulla poltrona dall'altro lato della scrivania , dove per il momento potevo ritenermi al sicuro. Ero imbarazzatissimo e distrattissimo da lei , non riuscivo a focalizzare i miei pensieri su ciò che dovevo fare. " Prof vuole sapere una cosa buffa ?" " umh, em, ok, dimmi pure " " Ha presente la moglie del sindaco, la mia professoressa di italiano?" Certo che avevo presente Stefania. " Sí e quindi ?" " Si dice che abbia l'amante". Lo sapevo, ero io l'amante. " Saranno le solite stupidaggini che inventa la gente". E mentre parlava mi intontiva , guardare quegli occhi smeraldo mi confondeva, ero succube di una ragazzina di Liceo. Cercai di concentrarmi. " Allora, hai trovato difficile Leibniz ?" " Professore mi ha detto di concentrarmi sulla storia, l'ha detto ieri non ricorda ?" " Ah sì, ok". " Avrei bisogno dei chiarimenti , Prussia e Russia sono la stessa cosa ? " Che ridere! Aveva un sacco di confusione in testa. Così mi accinsi a chiarirle tutti i suoi dubbi e mentre lo facevo lei mi guardava, e mi guardava intensamente, spesso perdevo le parole , perdevo il filo ed ero costretto a ricominciare, cominciò a masticare la penna mentre mi ascoltava e mi fissava con i suoi occhioni annuendo ogni tanto per ...
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