1. La giapponesina v


    Data: 04/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987

    ... sentii l’altra mano (quella libera) che lo prendeva.
    
    Poi vidi un piccolissimo movimento in avanti del suo busto che le permise di alzare le natiche dalla sedia e poi senza alcun rumore ma con la bocca leggermente aperta dal piacere se lo infilò in culo e poi si appoggiò allo schienale con un’espressione pazzesca al punto che il marito nonostante il vino la guardò interrogativamente….
    
    “Akemi tutto bene…..?”
    
    “Ahhh si si sono proprio contenta ma ho esagerato ho mangiato tantissimo”
    
    Disse buttandosi un po’ all’indietro come per lasciare spazio alla pancia piena ma in realtà finendosi di infilare il pomello nel culetto e stringendomi finalmente con forza il cazzo.
    
    “bene son contento che ti sia piaciuta…”
    
    Povero fesso……
    
    “senta mi dispiace ma non ho preparato altro…..”
    
    Mi disse con tono contrito ed io, che avevo ormai il dito medio che carezzava dolcemente il centro della fichetta fradicia di Akemi che ricambiava stringendomi il membro con ardore……..:
    
    “Ma scherziamo? Io sto benissimo così anzi grazie infinite siete veramente gentili”
    
    Tua moglie ancora di più pensai……
    
    “comunque un caffè glielo faccio se lo vuole……”
    
    “Quello non si rifiuta mai……..”
    
    Risposi pregustando qualche minuto da solo con la bimba
    
    Lei però si alzò insieme al marito iniziando a sparecchiare ma per fortuna il cornutone intervenne:
    
    “No aspetta Akemi rimani a fargli compagnia mentre faccio il caffè sennò rimane da solo……”
    
    Ci guardammo appena ma fu eloquente il ...
    ... fatto che non vedevamo l’ora.
    
    Appena scomparso la sollevai di peso e me la posizionai a sedere sopra di me di spalle.
    
    Lei appoggiando le mani sulla tavola si piegò un po’ in avanti e si appoggiò con la passerina proprio sul mio glande pulsante.
    
    Io le tolsi il pomello dal culo per facilitare la penetrazione ed infatti un attimo dopo ero completamente in lei che si appoggiava a me con la schiena e già iniziava a vibrare dal piacere.
    
    Ma a me non bastava……le detti qualche secondo per gustarsi il bastone che la riempiva fino allo stomaco ma poi la sollevai con forza e la misi in piedi di fronte a me sempre di spalle poi la piegai in avanti sul tavolo e appoggiai la cappella sul buchetto……
    
    “noooo la prego non adesso…..che fa?????”
    
    Sussurrò spaventatissima….non tanto dal dolore che avrebbe potuto provare ma dalla possibile reazione del suo corpo….
    
    Io implacabile iniziai a spingere lentissimamente vedendo le pareti che piano piano iniziavano a cedere e la cappella che avanzava un millimetro alla volta.
    
    Lei nonostante la paura non faceva una mossa per allontanarsi ma rimaneva lì come un agnello sacrificale.
    
    La penetrazione era comunque impegnativa viste le dimensioni del mio uccello allora lo tirai indietro e lo infilai di colpo nella fica facendola trasalire di piacere.
    
    Dopo qualche colpo tornai alla carica e la cappella fu accolta due o tre millimetri in più di prima soltanto al primo contatto.
    
    Potevo entrare di botto ma me la stavo veramente ...