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Data: 04/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Masternero
... quasi la sfiorò. Lo sentì vicino, vicinissimo e sentì anche il suo profumo: un profumo denso ma leggero. Sapeva di pulito e di fresco. Tornò a guardarsi allo specchio per vedere se dal suo volto traspariva qualche cenno d’imbarazzo. Ma nulla: sapeva celare bene le proprie emozioni.
L’uomo intanto s’era allontanato da lei ma era chiaro che voleva rimanere a portata di sguardo. Ora si trovava a una decina di metri da lei ma ogni tanto, sfacciatamente, girava la testa all’indietro per guardarla. Quando lo faceva, le sorrideva: in una sorta di assenso su quel vestito. La guardava intensamente e scanzonato, come a dirle Con quello addosso staresti da dio.
Lei non si rese quasi conto ma rispose al sorriso dello sconosciuto. In quell’istante sentì una voglia incredibile di farsi vedere da quel ragazzo con addosso l’abito che stringeva ancora tra le mani. E sentì anche il desiderio folle di vederlo più da vicino, di toccare il cotone della sua camicia, di posare le sue mani su quei muscoli tesi che si intuivano da sotto i suoi vestiti. Per la prima volta si sentì attratta come non mai dallo sguardo di quel ragazzo e temette che il suo desiderio fosse terribilmente visibile.
Cercò di non pensarci e, sicura, si diresse verso i camerini in fondo al corridoio. Lo sconosciuto l’aspettava lì davanti con un pullover blu in mano, anche lui nell’attesa che si liberasse un camerino. Adesso i due erano a pochi passi uno dall’altra. valeria guardava fissa davanti a sé oppure per terra, ...
... facendo finta di non pensare a niente. Invece pensava al ragazzo alla sua destra che, con un sorriso malizioso ma mai invadente, le faceva capire che era terribilmente attratto da lei.
A un certo punto si liberò un camerino e il ragazzo, gentilmente, le fece un cenno con la mano come a dirle Prego.
Lei, senza guardarlo in faccia, disse soltanto "Grazie" e si diresse sicura verso lo spogliatoio. Poco prima di entrare sentì la voce calda dell’uomo che le disse: "Ti starà benissimo...". La voce calda e sicura dell’uomo le diede i brividi.
Chi era quel ragazzo che le faceva capire così magneticamente di essere attratto da lei? Entrò nel camerino e si accorse che le batteva il cuore: aveva voglia di contatto fisico con quel ragazzo, così sicuro di sé da farle quel complimento inaspettato. Decise quindi di non chiuder totalmente la tenda del camerino.
Le batteva il cuore da morire: là, dentro quel camerino angusto con il vestito scuro ancora tra le mani e fuori lui da cui si sentiva attratta terribilmente. Che fare? Aveva lasciato aperto uno spiraglio della tenda appositamente affinché lui potesse scorgerla almeno un po'. Lo aveva fatto d'istinto, quell'istinto che ogni tanto emergeva in lei e che sapeva essere sempre vincente. Non era paura quella che la frenava un po'... era piuttosto un'emozione forte, la voglia di proibito, il gusto di osare.
E adesso? Dando le spalle alla tenda semichiusa e guardando dritta davanti a sé, nello specchio, si sorrise. Si piaceva da ...