1. Il diario di Giada


    Data: 05/12/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Sensazioni Autore: nomeutenteimportante, Fonte: RaccontiMilu

    ... durissimo sotto la sottile stoffa delle mutande. Ero paralizzata, volevo scappare, ma qualcosa dentro di me mi impediva di sottrarmi a quel contatto.Iniziai a toccarlo, passando le dita su tutta la sua lunghezza: sentivo il calore attraverso la stoffa, lo sentivo pulsare. Visto che non avevo ritratto la mano e anzi la muovevo di mia iniziativa, lui si sentì autorizzato ad andare oltre la barriera del mio reggiseno. Lo sollevò delicatamente dalla parte bassa ed iniziò ad accarezzarmi con movimenti circolari il seno destro, quello a lui più vicino.Nel frattempo Paolo mi accarezzava le mutandine. Non so se ne fu sorpreso, ma quando arrivò a toccarle all�altezza delle labbra, le trovò certamente molto bagnate. Continuava a sfregarle con sempre maggior vigore fino a che non accadde.Le mani dei miei due uomini si incontrarono proprio sopra le mie mutandine. Inizialmente pensarono che l�altra mano fosse la mia, ma presto si accorsero che il numero di mani sotto le coperte non tornava affatto.Ci fu un momento che mi parve eterno in cui tutto si fermò. Avrebbe potuto accadere di tutto. Ero pronta alle urla e ai litigi.Invece non accadde nulla di tutto questo. Paolo si alzò a sedere, mi guardò e disse:�Vuoi che me ne vada?�Il suo sguardo era quello del cane ferito, consapevole di aver perso una battaglia e pronto a subirne le conseguenze. Io riuscii ad emettere solamente un flebile�No�.Lui mi guardò fisso per un secondo, con uno sguardo pieno di interrogativi e stupore, ma anche di ...
    ... gioia, poi si rimise sdraiato, ma questa volta su un fianco, guardando me ed Andrea.Fu quindi la volta di Andrea:�Allora me ne vado io.�Fece per alzarsi, ma lo fermai. Non so dove presi il coraggio, ma non volevo perderli, non volevo perdere nessuno dei due.�No, resta.� Riuscii a dire. �Non voglio perdere nessuno di voi�.Loro mi guardarono per un attimo che mi parve durare all�infinito, poi si guardarono l�un l�altro. Nessuno disse nulla. Poi Andrea prese un�iniziativa che mi fece restare di stucco: scese verso di me e mi baciò.Un bacio languido e passionale, bello come quello della sera precedente. La sua lingua e la mia danzarono per parecchio tempo, mentre Paolo al nostro fianco ci guardava indeciso sul da farsi. Quando mi staccai da Andrea, mi girai verso di lui e fui io ad andargli in contro per baciarlo. Anche con lui fu un grande bacio.Mi sentivo una puttana. Stavo andando con due uomini contemporaneamente. Cosa mi era successo? Cosa ero diventata? Non sapevo fin dove mi sarei spinta, ma la situazione era dannatamente eccitante.Mentre baciavo Paolo, Andrea mi accarezzava la schiena da sotto la felpa, poi mi abbracciò da dietro ed iniziò ad accarezzarmi le tette. Era una sensazione incredibile baciare un ragazzo e sentire sulle tette le mani di un altro.Sentivo il calore e la protezione di due caldi corpi di uomo. Mi sentivo vulnerabile e protetta allo stesso tempo.Andrea mi sfilò la felpa ed io rimasi in reggiseno. Davanti a me Paolo osservò l�operazione e poi guardò il ...
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