Il diario di Giada
Data: 05/12/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Lesbo
Sensazioni
Autore: nomeutenteimportante, Fonte: RaccontiMilu
... fermati uno avrebbe scoperto dell�altro e sarebbe successo un casino. Se li avessi lasciati fare, probabilmente si sarebbero prima o poi incrociati in qualche carezza e sarebbe stato addirittura peggio: avrei fatto la figura della puttana.Lentamente afferrai con la mano sinistra la mano di Paolo e con la destra quella di Andrea. Sempre lentamente, ma con fermezza, le allontanai da me. Purtroppo però avevano entrambi frainteso. Il fatto che io non dicessi niente apertamente, li faceva pensare che io apprezzassi la cosa (ed era vero) e che li volessi fermare solamente per la presenza dell�altro. Entrambi la presero come un gioco: entrambi volevano farmi eccitare senza che il terzo se ne accorgesse.Driblando le mie mani, le loro tornarono quindi sul mio corpo e si fecero sempre più audaci.Dovevo inventarmi qualcosa, ma cosa?Ormai non vedevo più il film, ma tenevo lo sguardo fisso sullo schermo perché girarmi in una direzione o nell�altra avrebbe voluto dire incrociare i loro sguardi. Ero sempre più terrorizzata.La mano di Paolo si era intrufolata sotto l�elastico della mia tuta ed ora mi sfiorava la coscia sulla pelle viva: era una mano calda, delicata, eccitata�.La mano di Andrea invece si faceva strada sotto la mia felpa, arrivando sempre più pericolosamente a sfiorarmi il reggiseno.Entrambi erano movimenti lenti, misurati, studiati per non far muovere le coperte che illuminate dal bagliore dello schermo, avrebbero tradito movimenti più repentini.Io mi stavo eccitando.Due ...
... uomini mi stavano toccando. E molto bene.Due uomini che mi piacevano. Nella mia testa il pericolo di essere scoperta, l�eccitazione, l�avventura, stavano creando un mix esplosivo�Quando la mano di Paolo sfiorò l�elastico delle mie mutandine, ebbi un sussulto. Con la scusa di cambiare posizione, allontanai le loro mani da me in un secondo di lucidità.Tornarono in meno di un secondo.La mano destra di Paolo era ormai fissa nel mio interno coscia e ad ogni passaggio si avvicinava sempre di più alle mutandine, sostando nei pressi delle mie zone più intime per periodi sempre più prolungati.Andrea invece aveva il braccio sinistro steso lungo il corpo e mi accarezzava il polso e la mano, tenendola impegnata. Con la destra era sotto la mia felpa e giocava con il ferretto del mio reggiseno, sforando la parte bassa del mio seno.Respiravo sempre più affannosamente. Ero persa ormai�Ero rassegnata ad essere scoperta: prima o poi tutto sarebbe finito in una furiosa litigata ed avrei perso due amici. Lo sapevo, ne ero consapevole. Allo stesso tempo però avevo perso i freni inibitori, non volevo smettere di ricevere tutte quelle attenzioni. Ero al centro del mondo ed avevo due uomini concentrati su di me.Entrambi sentivano i miei sospiri e si sentivano la causa unica del mio eccitamento, quindi pensavano di essere autorizzati a continuare. Ad un certo punto Andrea, che aveva le sue dita intrecciate alle mie, spostò la mia mano sul suo corpo e la posò all�altezza del suo cazzo. Lo sentivo ...