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Il diario di Giada
Data: 05/12/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Sensazioni Autore: nomeutenteimportante, Fonte: RaccontiMilu
... sguardo stravolto: sembrava che scoparmi fosse il coronamento di un sogno, ma non credo avrebbe mai pensato di farlo mentre avevo la faccia e le tette sporche dello sperma del suo migliore amico� Mentre mi guardava fisso non trovai di meglio da fare che ingoiare la sborra che avevo in bocca e leccarmi le labbra. Mi sentivo una vacca, lo ammetto.Avevo paura di aver esagerato, ma lui per tutta risposta uscì dalla mia figa, si alzò in piedi e mi prese per capelli, puntandomi il cazzo in faccia. No, non voleva che lo prendessi in bocca, voleva solo sborrarmi in faccia.E fu ciò che fece. Anche lui, come Andrea mi lasciò addosso almeno 3 o 4 copiosi schizzi di sperma, poi si mise a sedere. Dovevo essere in condizioni pietose, così scappai in bagno, accesi la doccia e mi ci buttai sotto.Lavai via lo sperma e la libidine, ma continuavo a sentirmi sporca. Quello che mi rimaneva addosso adesso era solo la vergogna ed un mare di domande senza risposta. Cosa avrebbero fatto loro adesso? Si stavano parlando ora che erano rimasti soli? Lo avrebbero raccontato a tutti? Sarei diventata la puttana della compagnia? Ormai ero segnata.Ma perché cavolo avevo lasciato che tutto questo succedesse!? Ero proprio un idiota.Iniziai a piangere. Sotto l�acqua calda, le lacrime mi scorrevano sul corpo. Non sapevo come uscire da questa fottuta situazione. Cavolo, non sapevo nemmeno come uscire dalla loro fottuta stanza!Ero sotto la doccia ormai da un po�, ma non sapevo che fare. Continuavo a singhiozzare e piangere, quando sentii bussare. Era Andrea:�Tutto bene?� Mi chiese gentilmente.�No, sono solo una puttana.� Riuscii a dire fra il pianto.Entrò in bagno ancora nudo, Paolo dietro di lui.Entrarono nella doccia entrambi. Mi abbracciarono. Fu l�abbraccio più dolce e caldo che io avessi mai ricevuto. Un abbraccio triplo, un calore triplo. Riuscirono a calmarmi.Rimanemmo abbracciati sotto il getto dell�acqua calda e fra il vapore sentii Paolo dire:�Non sei una puttana. Ti amo.�