Il regalo
Data: 06/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Daiquiri
... scoparmi in bocca, aveva invece un bel cazzo, grosso, dritto e nerboruto, ed era a lui che mi dedicavo con maggiore eccitazione. Il terzo aveva un cazzo non particolarmente lungo, ma straordinariamente grosso da riempirmi tutta la bocca. E fu proprio lui che mi riempì la gola, fiottandomi in bocca tutto il suo piacere, così abbondante che ne sentii colare un bel pò da un lato della mia bocca...
Poi, mentre ero ancora stordita da quel che mi stava accadendo e tutti miei sensi erano concentrati su quel sapore forte che mi riempiva la bocca, mi sentii gelare il sangue, sentendo alle mie spalle un’altra voce dire : “Hai visto come gli piace alla tua signora ? E’ questo che volevi, nò ?”
I tre fecero un passo indietro, continuando a menarsi i rispettivi cazzi, ed io, ripulendomi col dorso della mano quel rivolo di sborra e saliva che colava dalla mia bocca, capii finalmente cosa intendeva mio marito quando parlava del regalo che avrei avuto quel giorno.
Lo vidi, mio marito, a pochi passi da me, anche lui con il suo cazzo in mano ed una strana smorfia di piacere, forse per avermi appena visto troja come non mai. Fu allora che per misto di rabbia e di piacere, mi sollevai dal divanetto di similpelle rossa, mi inginocchiai davanti al ragazzo col bel cazzo duro e grosso e cominciai a leccarglielo, guardando negli occhi mio marito.
Il regalo mi era chiaro, ormai. Mio marito mi aveva portato alla monta da quei tipi. Lui aveva concordato tutto ed ora si stava godendo la ...
... scena. Ed in quel momento, decisi che quel regalo me lo sarei preso tutto....
Cominciai ad ingoiare quell’asta nerboruta, mentre qualcuno di loro m’insultava dicendomi quanto fossi troja e chiedendo a mio marito se gli piaceva vedermi così. Lui annuiva in slienzio.
E mentre io continuavo ad ingoiare quel cazzo grosso e duro, sentii gli altri due alle mie spalle, che mi guidavano fino ad appoggiarmi con entrambe le mani su un’angolo del tavolinetto basso, così da poter continuare a sbocchiarne uno, mentre gli altri mi sollevavano la gonna fino ai fianchi e mi sfilavano le mutandine, zuppe del mio piacere.
Mio marito e quel sudicio sessantenne del titolare dell’officina nel frattempo di erano anche loro avvicinati, ognuno con il cazzo duro in mano.
E mentre io continuavo ad ingoiare il cazzo duro e gonfio del ragazzo, sentivo altre mani ruvide sulle mie natiche, tra le gambe e sulla figa. Le sentivo infilarsi sotto il mio golfino di cotone turchese e strizzarmi le tette, mentre le tiravano fuori dal mio reggiseno nuovo. Non capivo più chi fosse a farmi cosa, ma percepivo che mio marito, col cazzo duro in mano, stava lì, a guardami, mentre quattro tizi stavano abusando di me....
... o forse io di loro.
Li sentii dietro di me, scoparmi a turno, quello con il cazzo stretto, lungo e storto e quell’altro che già mi aveva già sborrato in bocca. Poi anche il ragazzo mi scopò da dietro, mentre a turno la mia bocca si riempiva degli altri cazzi, senza che ormai io riuscissi ...