1. Il regalo


    Data: 06/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Daiquiri

    ... più a capire chi mi fosse in fica e chi in bocca. Li sentii venire, più volte, non sò chì e sentivo il loro liquido che colava lungo le mie cosce, fino alle caviglie, mentre mi scopavano e m’insultavano. Anche la mia bocca, era piena di sborra e saliva, che colava in terra sul pavimento già sudicio.
    
    Poi capii che anche il titolare, il più vecchio e sgradevole di tutti, si era fatto sotto, rivendicando la sua parte. per un pò scopò da dietro, come tutti, poi sentii le mani ruvide di altri che mi divaricavano le cosce, mi tenevano le natiche ben aperte sentii le dita grosse e ruvide cercare il buchino del mio culo. Qualcuno, forse il vecchio si sputò su una mano e sentii il dolore di quelle dita che mi aprivano il culo, mentre qualcun altro di loro mi godeva nella mia bocca e sul viso...
    
    Ad un certo punto mi accorsi di avere in bocca il cazzo di mio marito e sebbene totalmente in preda a quel delirio di sesso, lo riconobbi perché era l’unico profumato e ben vestito.
    
    In quel momento sentii il vecchio dietro di me strofinare il suo cazzo contro il mio buchino per poi invadermi dentro senza nessuna attenzione. Ebbi un sussulto di dolore, che mi costrinse ad ingoiare fino in gola il cazzo di mio marito, mentre il vecchio, me lo sbatteva nel culo con tutta la sua forza.
    
    Provavo dolore per quell’inculata senza alcun rispetto ed anche la figa mi faceva male per come ero stata scopata con violenza. Ero imbrattata di sborra e saliva in faccia, sul collo e su seni, ormai ...
    ... fuori dal reggipetto, stranamente ancora allacciato. Non sapevo quanti di loro avevano goduto nella mia bocca, ne quanti mi avessero riempito la figa, così tanto da sentirmi colare lungo le cosce e le gambe, Ero ancora poggiata con le mani sul tavolinetto basso, con i fianchi in alto e le cosce aperte, la bocca piena fino in gola dello sperma di quei sconosciuti e del cazzo di mio marito.
    
    Quel porco del titolare intanto mi stava sfondando il culo, mi faceva male, ed io mi sentivo una gran troja, umiliata eppure gratificata fonte del piacere che quei tipi mi stavano rubando ed al tempo stesso regalando.
    
    Il vecchio mi scopò talmente forte che ci mise poco a godere dentro di me, emettendo un rantolo come un porco sgozzato. Venni anche io in quel momento e mentre ancora godevo di quella violenza, anche mio marito mi fiottò in gola, dicendomi “godooo, troja...”.
    
    Quello di lui che non riuscii ad ingoiare lo vidi scivolare dalla mia bocca lungo il suo cazzo e gocciolare in terra, unendosi sul pavimento alle altre macchie della mia saliva, mista al piacere di tutti gli altri.
    
    Con altrettanta rozzezza con cui mi era entrato dentro, il vecchio si sfilò dal mio culo ed anche da lì sentii colare un rivolo caldo ed abbondante. Ripresi un pò di respiro e con questo un pò di controllo del mio corpo e della mia mente. Entrai nel gabinetto sudicio dietro le macchinette automatiche di caffè e merendine e mi ripulii di tutto quello schifo di cui ero stata inondata e riempita.
    
    Lasciai ...
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