1. Perchè sono bisex - 3


    Data: 07/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: intesacomplice, Fonte: Annunci69

    ... ripulendogli il cazzo dalla sborra ancora rimasta. Era dolce ed aspra, aveva un buon sapore, fu stupendo assaggiare il suo cazzo e i suoi umori.
    
    Ci stendemmo sul letto uno di fianco all’altro, un po' impacciati e quasi vergognosi l’uno dell’altro. Stavamo in silenzio, quasi senza guardarci in viso e questo mi costringeva a guardare il suo cazzo moscio ma ancora bello da vedere, la voglia ricominciò a salire ma non dissi nulla, anche lui notavo guardava il mio cazzo con un’espressione soddisfatta. Piano piano l’imbarazzo lasciò il posto alla tenerezza e ricominciammo ad accarezzarci lentamente, dolcemente, appassionatamente, ricominciammo a sfiorare i nostri stendardi che subito risposero iniziando a risalire verso vette più consone al momento. Il suo cazzo era ridiventato meravigliosamente duro, nodoso e pronto per una nuova sessione di scopate. Però stavolta volevo essere io ad incularlo e anche lui lo voleva, anche se all’inizio sembrava indeciso. I nostri sguardi parlavano chiaro, ormai ci capivamo solo guardandoci negli occhi.
    
    “Vuoi?” gli dissi.
    
    “Si” rispose anche se impacciato e quasi vergognoso, senza guardarmi in viso.
    
    Iniziai a baciarlo sul petto e piano piano scesi giù fino al suo cazzo, già di nuovo in tiro, lui mi assecondava e ricambiava con i suoi baci per tutto il mio corpo. Gli presi il cazzo in bocca, volevo che si sentisse un uomo e che non si tirasse indietro pensando di esser diventato una checca, volevo che capisse che era entrato in un mondo ...
    ... più completo, che capisse che stava diventando bisex, la dimensione più bella per me. Mentre lo spompinavo delicatamente e lui mi accarezzava i glutei, spostai la lingua sulle palle e sempre più giù fio al suo buco che in iniziai a bagnare. Era stretto e peloso, iniziai a dispensare un bel po’ di saliva e poi iniziai ad infilare il mio dito medio dentro il suo buchetto che gradatamente cedeva e si rilassava.
    
    “Rilassati”, gli consigliai.
    
    Dopo un iniziale resistenza, riuscii ad infilare tutto il dito, quindi, dopo aver bagnato il più possibile il suo buco con una crema idratante, che avevo comprato nella speranza che questo giorno arrivasse e finalmente era arrivato. Procedetti con due dita alla volta cercando di premere il più possibile sulla prostata e facendo su e giù. Disse che oltre il fastidio iniziale alla corona dell’ano, riusciva a percepire una forte sensazione, dovuta alla stimolazione della prostata e alla masturbazione contemporaneamente. Ora era arrivato il momento, lo feci mettere a 90 gradi. Potei vedere le chiappe tonde, perfette; in mezzo ad esse il piccolo vulcano. Mi misi in piedi, bagnai il mio cazzo con la crema ed iniziai ad entrare dolcemente dentro il suo culo. Filippo non si mosse, semmai allargò un poco le gambe. La mia cappella iniziò a farsi strada nello sfintere già un po' dilatato. Lui si diede una piccola spinta, mugolando. Il mio cazzo trovava ancora resistenza, era vergine e poter superare l’ostacolo che l’ano oppone in questi casi, non è ...
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