1. La donna di tutti (sei maschi per maria)


    Data: 07/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: markmilano00

    Maria aveva un grande desiderio, e visto ero il suo migliore amico, come aveva fatto in passato per cose decisamente differenti, decise di chiamarmi. Questo ‘fattore amiciza’ perdurava da anni, mai niente c’era stato e mai ci sarebbe stato nulla tra di noi per un patto non scritto, che ambedue rispettammo. Quel pomeriggio mi anticipò il suo arrivo con una serie di messaggi, scritti e vocali. Dal tono della voce, che ormai decriptavo con estrema fluidità, denotai un certo grado di eccitamento. Premetto che la strana situazione di amicizia mi portava, tra l’altro, ad essere geloso della dozzina abbondante di fidanzati più o meno ufficiali che si erano alternati nell’ultimo periodo, sino all’ultimo, Matteo, piuttosto antipatico e bruttino invero, ma come si dice ‘serio’. E per una donna di 44 anni un maschio serio alla fine serve. Questo pensai.
    
    Il desiderio di Maria, che mi confessò il pomeriggio stesso, era quello di un rapporto multiplo con maschi di diverse etnie, in una situazione che avrebbe reso impossibile riconoscere chi la avrebbe ‘presa’. Non voleva conoscere ne luogo, ne numero, ne niente altro di quello che sarebbe capitato, la fiducia che riponeva in me era sufficiente, aveva solo questo desiderio di essere, per una sera, oggetto di molti e soprattutto diversi tra loro. Tra i particolari che mi raccontò v’era una cosa che mi colpì per originalità, le sarebbe piaciuto sentire dialetti diversi, tra il francese e l’inglese oltre che l’italiano, particolare che mi ...
    ... fece sorridere tra l’altro, perché mi disse “ti prego un italiano parlato male…”.
    
    L’organizzazione di questo desiderio, invero parecchio particolare, sarebbe stato impossibile o quasi, visto che tenevo alla sicurezza di Maria, quindi mi riferii ad una persona che a sua volta mi presentò ad un club privè nel bresciano. Con immenso stupore scoprii che invece era assolutamente normale e possibile ‘personalizzare la propria serata’, e con una semplicità quasi sconvolgente attingemmo da una specie di database in formato excel, una serie di nomi, per completare le esigenze di Maria. In alcuni casi ero supportato pure da foto, tutte decisamente esplicite.
    
    Regalai a Maria una benda di raso nero, non tanto per parafrasare la famosa serie di insulse sfumature di grigio, ma per acconsentire al desiderio di non vedere in viso nessuna delle persone che l’avrebbero posseduta.
    
    Il grande momento arrivò dopo circa due settimane. La sua tensione era altissima, negli anni mi capitò di vederla molto rigida, ma mai in quel modo.
    
    Era gelida, in tutti i sensi, e pensavo che nel lungo tragitto di spostamento mi avrebbe, ad un certo punto, detto che non se ne faceva più nulla. Arrivammo con un certo anticipo al locale, sfruttai la rituale calata nei bagni da parte delle femmine per raccontare la situazione al mio contatto, forse per prepararmi al peggio. “La devi far scopare subito – mi disse - ne ho 4 su 8 ma deve iniziare subito, altrimenti si chiude e salta”. Sempre più esterrefatto ...
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