1. Un paio di scarpe nuove (parte i)


    Data: 07/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: lickslave

    ... l'occasione di vedere cosa si nascondesse dentro quelle scarpe sempre bellissime e quei calzini sempre pulitissimi...anche in casa sua lui portava sempre le scarpe.
    
    Un giorno mi disse che non avremmo potuto studiare insieme perché sarebbe andato con i genitori a fare compere di vestiario e scarpe per la nuova stagione. Nella mia mente si alternavano la delusione per non averlo con me quel pomeriggio e l'immaginazione della scena di lui al negozio di calzature mentre misurava paia di scarpe in sequenza: lui scalzo, seduto sulla poltroncina, e il commesso inginocchiato ai suoi piedi a porgergli con garbo la calzatura di turno, aiutandolo ad indossarla, chiuderla e verificare la misura.
    
    Dopo un paio d'ore mi chiama a casa (i cellulari non li avevamo...parliamo sempre di 13 anni fa): "Dani, sono tornato presto. Ho comprato un paio di New Balance fighissime!!! Vuoi venire a vederle? Dai, vieni, così finiamo insieme i compiti per domani, altrimenti ci metto tutta la notte!". Mi precipitai a casa sua, distante dalla mia solo un centinaio di metri, ansioso di vedere il nuovo acquisto che aveva dedicato ai suoi piedi e magari assistere alla prova...e quindi alla rimozione delle scarpe precedenti.
    
    Nell'aprirmi la porta mi sorrise come un bimbo felice e subito con la testa mi indicò le sue scarpe tenendone una sollevata da terra e diretta verso di me...le aveva già indossate...probabilmente stava tenendole da quando le aveva provate al negozio. In effetti erano molto carine, ...
    ... bianche, di tessuto con rifiniture in pelle e la grande "N" sui lati esterni leggermente argentata.
    
    Le girò e le rigirò per farmele osservare da ogni prospettiva, sopra, sotto, di lato, di tre quarti...i movimenti della sua caviglia lasciavano sempre intravedere il calzino che la ricopriva e io mi concentravo di più su quello che sulla scarpa.
    
    Nell'osservare ed elogiare le sue scarpe ci eravamo trasferiti nella sua camera per cominciare a studiare e ci eravamo seduti, come al solito, ai due lati opposti della scrivania che si trovava al centro della stanza, tirando fuori libri, penne e quaderni. Dopo un po' che stavamo facendo i compiti...mi venne una brillante idea...finalmente avrei visto e toccato i suoi piedi. Decisi di fare una pausa e lui subito accettò. Alzammo quindi la testa dei libri e ricominciammo quasi subito a parlare di quanto fossero belle le sue scarpe (in realtà cominciai io). "Si sta avvicinando l'inverno...non è che ste scarpe sono un po' leggere? Avrai freddo ai piedi!", gli dissi, già sentendo il rossore dipingersi sul mio viso e la salivazione azzerarsi. "Ma no - rispose - dentro sono ben imbottite!", "Fammi vedere." e dicendo questo mi abbassai sotto la scrivania e con la mano gli feci cenno di sollevare un piede verso di me...sempre più rosso in viso e con la lingua che ormai sembrava una suola...lui lo sollevò e lo poggiò sulla mia mano, lo tirai verso di me e lo poggiai sulla sedia tra le mie gambe, la suola della sua scarpa ad un centimetro dal ...
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