Un paio di scarpe nuove (parte i)
Data: 07/12/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: lickslave
... le carezze delle mie mani si trasformarono in un vero e proprio massaggio; entrambe le mani su un solo piede, prima il destro e poi il sinistro, disegnavano dei cerchi con i pollici sulla pianta per poi andare a massaggiare le dita, una per una, pizzicando le falangi e carezzando dolcemente l'unghia per poi tornare sulla pianta, percorrere tutto l'arco fino al tallone, più duro ma comunque morbido e curato...e la cosa più bella era che lui sembrava non farci assolutamente caso, per lui era una cosa normalissima: il suo migliore amico gli stava facendo un massaggio ai piedi, che male c'era?
"Ah...lì, proprio lì...!" esclamò all'improvviso, "Massaggia un po' di più lì che mi fa male!". Si riferiva ad un punto preciso della pianta del suo piede sinistro che stavo massaggiando in quel momento. "Ieri ebbi un crampo dopo la partita a calcio e mi è rimasto il piede indolenzito!". Mi concentrai con i pollici sul punto che mi aveva indicato e lui cominciò ad emettere dei leggeri gemiti di piacere. "Sei proprio bravo, mi stai facendo proprio rilassare per bene...è da 10 minuti che non capisco niente di quello che stiamo leggendo!". In effetti, lui stava leggendo a voce alta la lezione da studiare e avevo notato molti tentennamenti nella sua intonazione. "Se vuoi mi fermo." gli dissi, e lui mi rispose: "Sei pazzo??? Sto cominciando a godere!!!"..."Godere???" dissi io in preda a finto sconcerto per la sua affermazione, "Sì, proprio godere!!! Mi sta venendo duro! Che cosa ...
... strana!". Eravamo abbastanza inesperti sul sesso, zone erogene e cose del genere, ma azzardai un'ipotesi, nonostante non me ne fregasse niente di dare una spiegazione a quel fenomeno di cui comunque mi sentivo molto contento: "Forse è perché le piante dei piedi sono molto sensibili e il massaggio ti provoca questa reazione!". Rispose: "sarà, ma mi sta venendo proprio duro...facciamo così, continua ancora un po', poi vado in bagno a farmi una sega e torniamo a studiare! Però aspetta!", tolse i piedi dalla mia sedia, si alzò e si stese sul letto, "Così stiamo più comodi, però toglimi i calzini, così è meglio!" disse con estrema naturalezza...io stavo per trasalire a quella richiesta, stavo per sfilare i calzini dai piedi del mio amico Francesco e stavo per vedere finalmente i suoi piedi nudi...e mi aveva chiesto di massaggiarglieli, lui sdraiato sul letto e io chinato (mi sarei inginocchiato) ai suoi piedi a massaggiarglieli con devozione e delicatezza, per farlo godere e rilassare; e poi perché mi aveva detto di togliergli i calzini e non li aveva tolti lui? Era troppo rilassato per fare questo sforzo, oppure mi aveva semplicemente dato un ordine che voleva che io eseguissi?...il sogno di un vita si stava realizzando!
Si distese sul suo lettino con le gambe semi-aperte, le mani dietro la testa, i calzini ancora su. Io mi diressi subito ai piedi del letto e mi chinai per sfilargli il calzino destro; con entrambe le mani afferrai l'elastico e cominciai a percorrere il suo stinco ...