Un paio di scarpe nuove (parte i)
Data: 07/12/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: lickslave
... mio pacco che cominciava a muoversi. Infilai il dito nella sua scarpa e finalmente toccai per un istante il suo piede vestito da quel bellissimo calzino: "Ah, sì, sembrano calde" dissi fingendo di non essere in preda ad una crisi di ansia o qualunque altra cosa fosse...che mi spinse sempre più avanti prendendo il posto del cervello nel comando dei movimenti delle mie mani, "Aspetta, fammi vedere meglio." e in un attimo gli avevo sfilato tutta la scarpa e la tenevo nella mano destra, nella sinistra tenevo tutto il suo piede, reggendolo per il tallone. Lui non disse niente, la reputò una cosa normalissima...per fortuna...dopotutto, il piede è una parte del corpo come un'altra e se un amico ti toglie una scarpa per guardarla, che male c'è? Mi poggiai il suo piede sulla gamba e per un istante mi concentrai solo sulla scarpa, infilai la mia mano dentro e sentii il calore del suo piede appena rimosso, la avvicinai al volto per guardarci dentro e potetti gustare quel profumo misto di scarpe nuove e di piede...non la puzza di un piede sudato, ma quell'odore che non saprei come definire...caldo, avvolgente, un tantino pungente ma meraviglioso, l'odore che avrei sempre voluto sentire, quello dei SUOI piedi. Poi decisi che era il momento di concentrarmi sul piede...lui era sempre intento a spiegarmi le caratteristiche delle sue scarpe e non faceva attenzione al fatto che io ormai avevo una mano poggiata sul suo piede e potevo sentire sotto il calzino le sue dita affusolate, la pianta ...
... morbida e il dorso ossuto e venoso...dovevo cercare di non permettergli di toglierlo da quella posizione, allora dissi: "Mamma mia, che piede caldo che hai!"...ti dispiace se mi ci riscaldo le mani per un po'?" ("che domanda del cazzo" pensai...ma ormai era andata), "Fai pure, anzi, - mi allungò l'altro piede - toglimi pure quest'altra così sto più comodo!" !!!!!!!!!!!!! In un attimo avevo raggiunto un grande obiettivo: avevo i piedi del mio amico Francesco poggiati ad un palmo dal mio inguine e con le mani stavo accarezzando, stringendo e strofinando i suoi perfetti e caldissimi calzini. Ogni tanto mi portavo una mano alla bocca o al naso, con la scusa di grattarmi o aggiustarmi i capelli, per sentire quel leggerissimo e piacevolissimo odore maschio di piede misto a quello della pelle e della stoffa della scarpe. I miei pantaloni stavano per esplodere...e in quel momento capii che la mia attrazione per i piedi del mio amico era davvero un'attrazione sessuale e non una semplice curiosità. Sentivo la testa svuotarsi e gli occhi perdere la propria luce, tenevo la testa bassa come lui ma non per leggere sul mio libro...piuttosto per guardare continuamente i suoi piedi incrociati, rilassati, tra le mie mani che cercavano di riscaldarsi con quel meraviglioso e intenso contatto. Avrei voluto essere uno dei miei polpastrelli oppure riuscire a diventare talmente piccolo da infilarmi nel suo calzino e godere del contatto di tutto il mio corpo con la pianta dei suoi piedi.
Pian piano ...