Xxl - 2
Data: 08/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: IlBaroneRosso
Non sempre era stata una fortuna, avercelo così grosso.
Con la sua prima fidanzatina, una ragazzina magrina, esile, delicata, di cui si era innamorato pazzo, e lei anche, non c’era riuscito, lei si era applicata con tutta la sua buona volontà, e con desiderio, ma era troppo strettina lì, niente da fare, Mauro non era riuscito a sverginarla, e si erano lasciati per disperazione, dopo i primi dolorosissimi tentativi di fare all’amore.
Ma anche qualche soddisfazione, per via del suo coso, a dire la verità, Mauro l’aveva avuta.
Per esempio, la moglie, anzi la ex moglie, Margherita, che l’aveva abbandonato per una storia d’amore folle con un maschietto francese.
Dopo che si era trasferita con figlio e cane a Parigi a casa di lui, ogni tanto prendeva il TGV per venire a trovarlo a Milano, e nonostante il divorzio si faceva una bella rimpatriata con il suo uccello XXL.
Tra le sue amiche milanesi, e non aveva mai capito chi era stata la prima spudorata a dirlo in giro, era diventato famoso per le sue caratteristiche somatiche, ma non stiamo parlando della faccia, e, grazie alle loro voglie, non era mai rimasto solo.
Ma adesso, promosso per meriti professionali e trasferito dall’azienda a Trieste, si sentiva davvero solo.
Per riuscire a fare una scopa non prezzolata, doveva prendere il treno fino a Milano, oppure convincere qualche amica di prima a fare un pezzo di strada, magari fino a Verona, e poi rintanarsi insieme in un alberghetto squallido vicino alla ...
... stazione.
Erano proprio finiti i bei tempi di quando ospitava nella sua casa di Milano, ormai da single, le sue amiche generose della propria virtù, e desiderose di allietarsi con il suo uccello over-size.
A Trieste, come passatempo, si era iscritto alla sezione locale di nuoto-sub, aveva ripreso ad allenarsi come aveva fatto da ragazzo, e la solitudine gli sembrava meno pesante.
Quando faceva la doccia, cercava di non farsi vedere completamente nudo dai compagni, aveva sempre cura di mettersi un asciugamano intorno ai fianchi quando usciva dalla cabina, e, a parte il rigonfiamento, riusciva a nascondere le dimensioni del suo apparato genitale.
Non per pudore, ma solo per non alimentare stupide curiosità, tra l’altro maschili, quindi per lui poco interessanti.
Dopo i duri allenamenti infrasettimanali e nel week end era riuscito a rimettere in forma i suoi centodieci chili, il suo metroenovantacinque di altezza, i suoi muscoli adesso stavano diventando tonici come prima e sentiva di avere il pieno controllo della respirazione, della circolazione del sangue e dei muscoli, come quando era giovane.
Di tutti i muscoli, anche di quello. Era la sua specialità, da giovane, tenerlo in tiro per mezzora e anche più, controllandolo e, praticamente, decidendo lui quando lasciarsi andare all’orgasmo.
Questo, insieme alle dimensioni XXL, avevano contribuito alla sua fama milanese di animale-da-monta.
Peccato che nessuna buona donna, a Trieste, avesse ancora avuto modo di ...