Xxl - 2 - Racconti Erotici

Xxl - 2

... qui. Siamo così a Trieste, non farti scrupolo. - .

- Ma almeno togliti i pantaloni e la giacchetta. Sei ridicolo qui con la cravatta, in mezzo a noi tutti nudi. E comunque fa come vuoi, arrangiati - concluse quasi stizzita Rossana.

Non poteva certo restarsene lì con la cravatta.

E alla fine si decise, tanto prima o poi, meglio prima che poi, qualche ragazzotta locale con cui fraternizzare, l’avrebbe certamente trovata.

E se le cose andavano come dovevano andare, il segreto del suo uccellone over-size sarebbe stato come il segreto di Pulcinella, e il suo XXL sarebbe stato sulla bocca di tutti, o perlomeno sulla bocca di tutte, sperava lui.

Nel gruppo c’erano almeno due, Rossana e un’altra, apparentemente single e di bell’aspetto, per non parlare di quelle accasate, tra le quali Laura era certamente la migliore.

E quindi, rispose alle due:

- Va bene, mi avete convinto, adesso mi spoglio anch’io - e lentamente cominciò a spogliarsi.

Una volta nudo, cercò di non esibirlo troppo, ma nemmeno di nasconderselo, si sforzò di mantenersi più tranquillo e disinvolto possibile e, per fortuna, constatava che nessuna e nessuno facevano troppo caso all’uccellone XXL che, anche se non in tiro, era perlomeno il doppio di quello di molti altri.

La sera, mentre andavano alla Taverna vicino a Duino, Rossana volle venire in macchina con Antonio e Laura, e con Mauro.

E affianco a lui, sul sedile di dietro, appoggiò la mano sulla sua patta e senza farsi sentire gli ...

... bisbigliò nell’orecchio.

- Adesso ho capito perché non volevi metterti nudo. E ti sbagli, sai, ce l’hai proprio bello e grosso, è un peccato non farlo vedere - .

A cena capitò che erano seduti lontano e Mauro cercò di non pensare troppo alla bella tipa che aveva apprezzato il suo uccello XXL.

Il giorno successivo, come ogni domenica, aveva appuntamento alle sei in piscina, per il corso sub.

Se ne stava tranquillo a casa, a sentire la radio e leggere il giornale, quando suonarono il campanello, erano le tre del pomeriggio.

Aprì la porta ed entrarono veloci Laura e Rossana.

- Che ci fate qui? - .

- Scusa se disturbiamo, Mauro, ma Antonio è andato a trovare i suoi, so che alle sei vi trovate in piscina, noi ci annoiavamo a casa a far niente, e allora abbiamo pensato di farti compagnia - .

- Prego entrate - .

Non si erano nemmeno tolte il giaccone, che già Rossana gli appoggiò la mano sulla sua patta.

- Per la verità, pensavamo di fare compagnia anche a lui. - e lo accarezzava sopra i pantaloni.

Si spogliarono subito e lo aiutarono, quasi forzandolo, a togliersi la blusa e i pantaloni della tuta.

- Si sta comodi qui - aggiunse Laura, tutta nuda, in piedi sul tappeto del suo soggiorno, guardando il panorama del golfo dal finestrone.

- Adesso però fammelo vedere da vicino - e senza aspettare risposte glielo prese in mano.

- Bello, bello e grosso, e sta diventando ancora più grosso. - .

- Scusate, care amiche, non vorrei creare problemi ai ...