Tempesta nella tempesta
Data: 08/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: BIMBA79
non appena mi accorgo di essere sola in questo letto.Passano minuti nei quali resto in attesa, finché le spunte diventano azzurre, la frustazione sale stritolando il cellulare in attesa di una risposta che temo non riceverò. Sconfortata, lascio passare qualche minuto ancora, interminabili istanti nei quali la mente torna alla litigata furibonda che abbiamo messo in scena ieri sera.Due teste calde noi, nessuno dei due demorde, ognuno con le proprie arringhe pariamo due difensori agguerriti mentre ci scateniamo in interminabili discussioni.Di solito, il malumore che si crea tramuta in deterrente per cercare il punto d'incontro, ma questa volta, complice la stanchezza per una giornata spossante passata tra camminate nei boschi e a seguire una cena tipo banchetto nuziale, un tuo acido "Ho sonno, dormi ora" ha stroncato il litigio nel momento di maggior enfasi.Ho dormito, nonostante il nervosismo, anche bene, e quasi mi sento in colpa, la tua assenza mi mette davanti alla consapevolezza che per te, invece, la notte non è stata del tutto ristoratrice.Mi alzo da quell'avvolgente giaciglio pensando che devi essere qui intorno, visto la velocità di ricezione del messaggio, e questo mi rincuora, ma non mi fa stare comunque tranquilla.Con fatica immane mi trascino fino alla finestra, ogni muscolo è dolorante, il mal di testa picchia sulle tempie senza darmi tregua e ho ancora un sonno terribile. Odio litigare con te. Come odio svegliarmi senza te accanto.Con la punta ...
... delle dita scosto appena le spesse ante di legno massiccio, come un vampiro che riesuma all'ora sbagliata.Piano piano apro l'anta dando ai miei occhi il tempo di abituarsi alla luce.L'intera vallata mi si presenta davanti illuminata da un brillante sole appena nato, uno spettacolo da togliere il fiato.Le colline deserte, prive di tracce di civiltà mi donano un senso di pace, il frin�o incessante delle cicale è l'unico suono che odo.Lo sguardo si perde per qualche attimo su quei versanti tondeggianti prima di abbassarlo a cercarti, e con non poca fatica, la luce mattutina quasi mi acceca, ti vedo, seduto sul muretto che delimita la proprietà dai prati sconfinati che si estendono per chilometri intorno a quel posto desolato e intimo.Seduto sul muretto, dietro alla fontana di pietra finalmente ti scovo, di spalle. Una massa pelosa rosicchia fa capolino oltre le tue braccia, è Rubbio, il cagnolone dei proprietari. Sorrido ripensando alle tue parole "Non ho paura dei cani, loro mi adorano" .Un senso di piacevole tenerezza mi investe nel vederti così assorto e affettuoso mentre gli accarezzi il pelo. Sei un uomo così sensibile e troppo spesso me ne scordo.L'istinto irrefrenabile di baciarti mi spinge a raggiungerti subito, balzarti alle spalle e stamparti un bacio con sonoro schiocco sulla guancia, ma resto lì, a guardarti mentre con dolcezza continui ad accarezzare Rubbio.Mi perdo a fissare il tuo corpo, sono quasi gelosa di quel contatto, di quel momento che non stai ...