1. Le cinque sorelle Magnacervo


    Data: 13/12/2018, Categorie: Comici Autore: Edipo

    ... preparare la giovane moglie alla conoscenza dei misteri della vita coniugale di cui si supponeva fosse del tutto ignara. La stanza era sontuosamente addobbata per accogliere i primi amplessi e Filippo non resisteva ormai più alla passione. Ma prima che potesse iniziare a sfogare il giovanile ardore, Isabella, con la voce più verginale e pudica di questo mondo lo pregò di spegnere tutte le luci. La richiesta smorzò non poco l'entusiasmo virile del giovane. "Isabella, dolce sposa, da mesi sogno il tuo corpo e tu vuoi privarmi della sua vista?" "Filippo, mio primo e unico signore, te ne prego solo per questa notte: troppa è la vergogna che provo ma certo da domani sarò più avvezza a compiere i doveri che ho assunto sposandoti e con il passar dei giorni e la crescita dell'intimità non proverò più vergogna di mostrarti queste povere membra." "Ma come parlavano questi?" "Sto romanzando un pò, ma il senso dei loro discorsi era questo. Bè, Filippo che poteva fare? Spense tutte le luci, su richiesta della sposa controllò che la porta della camera fosse ben sprangata, controllò che lo fossero anche le finestre e infine potè entrare nel talamo. Il nostro giovane, al contrario della moglie, bè...non esattamente, insomma, non era nuovo a incontri intimi, come ben sapevano le contadine dei dintorni, diverse delle quali da lui ingravidate. Questo per dire che non era un ingenuo sprovveduto e a un certo punto si accorse chiaramente che sotto il suo impeto un imene si era spezzato tra i ...
    ... gemiti della non più vergine e sentì il fiotto di sangue caldo che inondava il suo membro..." "Ci vuoi spiegare quale fu il trucco?" "Il trucco fu questo: mentre lui girava per la vasta stanza a chiudere porta e finestre con i lumi già spenti, nel buio assoluto Isabella si dileguò per una porticina segreta e il suo posto fu preso dalla sorella Anna Chiara. Insomma, il buon Filippo trascorse la sua prima notte di nozze con la cognata." "Possibile? E il babbeo non si accorse di niente?" "Le cinque sorelle si somigliavano tantissimo, sembravano fatte con lo stampino. Stessa altezza, stessa corporatura, stessa capigliatura, stesso tono di voce. Di giorno era facile distinguerle ma di notte, nel buio assoluto, per accorgersi dello scambio ci voleva una familiarità con la propria compagna che Filippo ancora non aveva. Durante la notte, mentre lui dormiva, Isabella rioccupò il suo posto, dopo avere indossato la camicia della sorella, macchiata di sangue. Le notti successive potè recitare senza più timori il ruolo di sposa obbediente ai doveri coniugali e scommetto che il buon Filippo fu accontentato nella sua speranza di godere della vista del giovane corpo datogli in usufrutto." "Così donna Lucrezia salvò la figlia primogenita sacrificando la seconda. Immagino che la povera Anna Chiara non fu mai data in sposa a nessuno..." "Perché? Un anno dopo venne il suo turno e andò sposa anche lei a un giovane appassionato, condotto a trascorrere la prima notte nello stesso casino di campagna e ...