1. Le cinque sorelle Magnacervo


    Data: 13/12/2018, Categorie: Comici Autore: Edipo

    ... nella stessa stanza con la porticina segreta." "E stavolta fu la terzogenita a sacrificarsi, scommetto." "E stavolta vinci la scommessa perché Giovanna, la terza Magnacervo, si sacrificò per Anna Chiara come questa aveva fatto per Isabella." "E vinco un'altra scommessa se dico che un anno dopo, più o meno, Giovanna si sposò e fu salvata dalla quarta sorella che si chiamava...come?" "Vittoria. Ormai quella della prima notte nel casino di campagna era diventata una tradizione fortunata, visto che già le prime sorelle avevano dato figli ai loro mariti." "Poi Vittoria immagino che fu salvata dall'ultima sorella..." "Clarice. Per la quarta volta la porticina segreta fece il suo dovere." "Già, e capisco anche il senso del secondo proverbio che hai detto all'inizio, fare la fine dell'ultima sorella Magnacervo. A quel punto non c'erano più sorelle minori da sverginare." "Infatti. Clarice fu mandata in convento, dove nessuno esaminò lo stato del suo imene." "Poveraccia." "Io invece credo che fu la più fortunata, immagino un finale diverso per questa storia o leggenda, se vuoi. Allora essere moglie significava per le donne affrontare un numero infinito di gravidanze e molte morivano di parto, e poi essere sottomesse non solo al marito ma anche alla sua famiglia, alla suocera, alle parenti nubili. Una vita di merda, diciamolo. Si stava molto meglio in convento, anche perché, come ci hanno mostrato grandi scrittori come Manzoni, Stendhal, Diderot e tanti altri, lì potevano accadere tante cose incredibili e imprevedibili. Insomma, mi piace pensare che mentre le sorelle sfornavano figli agli insaziabili mariti e il loro corpo rapidamente si deformava e invecchiava precocemente, la piccola Clarice si divertiva in convento, lontana dai problemi che opprimevano le altre. E forse, alla fine, furono le sorelle a sacrificarsi e lei a godere."
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