Esperienza particolari di una signora perbene capitolo 2
Data: 13/12/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Bastardo senza gloria
... più diverse cominciava a vacillare. “ Per la maggior parte le ammiro “ disse Marco “ prendi le africane, affrontano un viaggio spaventoso durante il quale possono morire, arrivano qui sapendo che, probabilmente, saranno alle dipendenze di uno sfruttatore, nonostante ciò combattono per comprarsi la propria libertà; vi è più coraggio e dignità nella maggior parte di loro che in quasi tutte le donne italiane che conosco” Percorsero tre volte lentamente il viale in un senso e nell’altro, poi Marco accostò in una parallela laterale separata dal viale principale. “ Ora scendi “ le disse “ ti metti lì sotto quel lampione e aspetti i clienti... ... se te lo chiedono il prezzo è trenta Euro, ricordati trenta euro bocca e fìga “ “ No, assolutamente, non posso farlo.” poi quasi a spiegare il proprio rifiuto .” ho paura a salire su un’auto con una di queste persone che non conosco. No, preferisco affrontare la vergogna, quello che vuoi è troppo pericoloso” “ Per questa sera sarò solo io a scoparti e non lo prenderai da altre persone.. ecco, guarda “ e le porse un cellulare “ io starò qui, quando arriva qualcuno e tu ti metti a parlare io lo faccio suonare, tu hai il prestesto per rifiutarti di salire perchè sta arrivando qualcuno “. Incerta, ma in un certo senso rassicurata, scese dall’auto e si portò lungo il viale, si accorse che era impossibile vedere chi guidava data la luce dei fari. Pensò con terrore che avrebbe potuto essere riconosciuta. Non passò molto tempo che una macchina ...
... si accostò con il finestrino abbassato. “ Quanto vuoi? “ fu la domanda diretta del guidatore. Isabella con il cuore in tumulto girò il capo dall’altra parte e non rispose, il guidatore attese qualche secondo poi fece ripartire il mezzo gridandole dietro “ Tientela stretta allora!” Il cellulare squillò e lei si affrettò a rispondere. “ Perchè non hai risposto al cliente?..ricordati che devi fare la puttana, sennò ti sogni che ti porti via.. anzi, nella borsa c’è un auricolare.. indossalo e lascia la linea acccesa che voglio sentire quello che vi dite. Nella mezz’ora successiva dovette rispondere ad una quindicina di clienti, Marco la guidava dall’auricolare. Non si sarebbe mai aspettata di sostenere conversazioni come quelle che ebbe quella sera con i puttanieri che si fermavano. Inconcepibile per lei pensare che in qualche modo si sarebbe trovata a rispondere con un “ trenta euro bocca e figa”. Poi quando le avanzavano altre richieste, in primo luogo il culo.. o semplicemente la richiesta di “vedere” e in quel caso Marco le ordinava di girare il culo, di chinarsi e di scostare la fascia del perizoma. La difficoltà era di liberarsi del cliente, allora fingeva di rispondere al telefono e si girava dall’altra parte finchè non sentiva che la macchina ripartiva. Mentre era girata colse con un colpo d’occhio una persona che conosceva e che per fortuna non si era fermata. Il terrore la pervase. Chiese a Marco di portarla via quasi piangendo. A questo punto però il suo accompagnatore ...