1. Esperienza particolari di una signora perbene capitolo 2


    Data: 13/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Bastardo senza gloria

    ... dimostrò di avere il coltello dalla parte del manico. Chiese cosa era disposta a fare o a farsi fare per essere portata via da quel posto. - o – Lo stato di tensione emotiva a cui era stata sottoposta sulla strada si sciolse quando risalì in macchina. Non era più solo la lussuria che la spingeva, ma una sorta di annullamento dei vincoli di pudore e rispettabilità che l’avevano guidata per tutta una vita e che, ora, sembravano del tutto privi di importanza. Marco non si allontanò molto con la macchina, imboccò una strada laterale poco illuminata, si fermò e le ordinò di spogliarsi completamente mentre a sua volta si toglieva i vestiti. Quando furono nudi abbassarono i sedili e con una mano sulla nuca della donna le spinse il volto verso l’asta eretta. Non se lo fece succhiare per molto. Le ordinò di uscire e Isabella prontamente obbedì. Quando furono fuori la portò verso il cofano posteriore della macchina, la fece chinare a gambe aperte e, dopo essersi sputato sulle dita della mano e avergliele passate sull’ano, la sodomizzò. Isabella emise un gemito perchè lo stiramento dei muscoli e delle mucose della sera precedente non si era ancora risolto, ma accolse con lasciva eccitazione l’inculata. Si rese conto di essere nuda su una pubblica strada mentre veniva sodomizzata, non in una macchina, ma proprio all’aperto. Se due giorni prima le avessero prospettato una tale ipotesi avrebbe preso per pazzo chiunque l’avesse avanzata. Ora mentre china ...
    ... sul cofano della macchina accoglieva una dura verga nella sue viscere si accorse che nella strada non erano soli: a dieci metri da loro quello che sembrava un marocchino, in piedi con le braghe calate, era servito da due negre, una delle quali gli mangiava la coda, mentre l’altra offriva le tette alla sua bocca. La sua mente sembrò staccarsi. Mentre dai suoi visceri partivano pulsazioni di piacere il suo cervello era catturato da quanto stava avvenendo a poca distanza. Vide che la negra che si faceva mangiare le tette si era girata e, appoggiandosi al muro con le mani, offriva le terga al maschio. Come al rallentatore lo vide girarsi, infilare il cazzo nella figa della puttana e cominciare a montarla. Nel frattempo l’altra donna si era posta alle spalle del maschio e aveva infilato la faccia tra le natiche e stava, evidentemente, leccandogli il culo. Queste scene portarono Isabella all’orgasmo, urlò il suo piacere mentre il cazzo di Marco ancora la stava squassando. Sentì la figa contrarsi pulsante e le proprie secrezioni bagnarle l’interno delle cosce. Venne, come forse non era mai venuta nella sua vita. Marco si accorse e attese; rallentò il ritmo e quando fu evidente che l’orgasmo della donna era finito, con il rostro ancora piantato nelle viscere, mentre le impastava le tette, si chinò su di lei e le sussurrò in un’orecchio “ Ora sei pronta a prendere in bocca il cazzo che ti ha inculato? “ Un delirio di lussuria le portò a rispondere “ Si” 
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