Licia
Data: 13/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Felix3
Licia si siede sul divano mentre sto guardando un film alla televisione. E parla. Mi racconta di com’è andato il viaggio in treno da Trieste, dei suoi viaggi di studio all’estero, di sua madre, dei suoi cugini (i miei nipoti, figli di mia sorella, che è moglie del cugino di suo padre... è per questo che mi ha chiesto di ospitarla un paio di notti a Milano: siamo quasi parenti...), dell’esame che dovrà dare domani all’università. Io l’ascolto, ogni tanto sorrido, scrollo il capo, dico qualche parola per far capire che sto ascoltando, ma la mia attenzione è tutta rivolta alle sue gambe distese sul divano; nude, dato che porta degli short di jeans. Le sue cosce muscolose ma snelle, nervose, fino all’attacco rotondo dei glutei. All’oscurità che si intravede quando il lembo dei pantaloncini si scosta dalla liscia pelle della coscia, e che cerco senza successo di penetrare; niente, non riesco a scorgere le mutandine (“e se non le portasse nemmeno?”, mi viene in mente, cercando poi di scacciare il pensiero). Mi sto eccitando, sento del movimento nelle parti basse; spero che non si noti: ho addosso un paio di jeans, mi auguro che contengano l’erezione.Mentre parla gioca con il colletto della camicetta. Ha un seno pronunciato, ma non troppo grosso, che sembra ovviamente bello sodo (ha ventuno anni!). Dalla scollatura non vedo niente, osservo solo la forma del tessuto che si modella sul suo petto, e l’ombra scura del reggiseno. Sono le gambe però che non riesco proprio a non ...
... guardare, anche se tento di darmi un tono fissandola in viso quando mi rendo conto che guarda verso di me - cioè quasi sempre -, ma proprio non ce la faccio a non fare scorrere il mio sguardo verso il basso. Non dà segno di accorgersene, ma dubito che non lo noti.Dopo un po’ mi saluta e va a dormire, nel letto che le ho preparato nella stanza “in più” che ho in casa. La tentazione di seguirla è forte, sono ancora eccitato. Ma non devo fare stupidaggini. Ho oltre trent’anni più di lei. E’ quasi mia nipote (anche se non ci sono davvero relazioni di parentela tra noi...). E’ figlia di genitori cattolicissimi e un po’ beghini (ma lei? ... non si direbbe... mah, chissà... in genere è molto composta ed educata… non le ho mai sentito dire neanche una parolaccia…). Che figura che ci farei se solo ci provassi! Devo calmarmi. Ripenso a quello che ha detto, tra le tante cose: non ascoltavo forse molto attentamente, ma comunque ascoltavo. In famiglia ha fama di essere una chiacchierona, una che non sta mai zitta. E’ vero, ma me la ricordavo quando era più piccola, e pensavo che fosse una sciocchina, non interessante (e fino a pochi anni fa era pure pelle e ossa, bruttina, mi sembrava, non aveva certo quel bel didietro che adesso non riesco a togliermi dalla mente!). E invece ha parlato anche di cose interessanti, di viaggi, di letteratura, di poesia (mi ha anche citato una delle sue poetesse preferite, una russa dal nome impronunciabile, già amante di Pasternak:” Una donna perbene non è una ...