1. Viaggio di lavoro con sorpresa (prima parte)


    Data: 13/12/2018, Categorie: Etero Autore: coppia6164

    ... rilassarci dopo il viaggio?” accompagnò le ultime parole prendendomi le mani e ponendole su due tette che sfidavano la forza di gravità.
    
    Ero nel panico totale, non sapevo cosa dire o pensare; non che avessi particolari problemi: era “libero” da impegni sentimentali, ma non riuscivo a capire perché una così bella ragazza avesse questo tipo di attenzioni proprio per uno come me. So di non essere da buttar via, porto molto bene i miei anni, ma non sono neppure uno che si fa notare per il suo fisico o per la sua esuberanza.
    
    Al tocco delle sue mani sul suo seno Alessandra trasalì leggermente ed emise un gemito soffocato; il suo seno era veramente ben fatto, “genuino” tanto da sembrare veramente appena uscito da una copertina di Playboy.
    
    Alcune parti erano ancora bagnate mentre i capezzoli sembrava esplodessero dalla voglia di essere toccati.
    
    Incapace di togliere lo sguardo da tanta bellezza, mi accorsi solo dopo qualche secondo che Ale mi stava chiamando.
    
    “Ehi, sei già partito? In che pianeta sei” domandava con voce suadente.
    
    Non sapevo che cazzo rispondere; ero stato talmente colto di sorpresa che ero imbarazzato come un bambino ma contemporaneamente super eccitato davanti a questo inaspettato regalo.
    
    La fissai negli occhi: provai ad aprire bocca ma ne usci solo un gemito soffocato ed incomprensibile.
    
    “Vedo che ti sei guardato intorno” mi disse mentre il suo sguardo cadeva sulla valigia e sui suoi “effetti”. “Sai, in questi viaggi mi sento spesso sola ...
    ... e, nelle lunghe notti tra un meeting e l'altro, mi piace tenermi compagnia...” concluse lei portandosi un dito alla bocca e sorridendo.
    
    Era un gesto al limite tra l'ingenuità di una ragazzina viziata ed l'inequivocabile segnale di una femmina che voleva godere.
    
    Continuavo a fissarla incredulo: temevo che improvvisamente mi dicesse che era uno scherzo o saltasse fuori una telecamera di una candid, invece lei fece scendere le sue mani tra le cosce.
    
    “Senti!” disse chiudendo gli occhi “Senti come sono eccitata!”
    
    Mi trovai le mani tra le sue gambe; la sua fica era completamente bagnata ed aperta, segno che forse, qualche attenzione, doveva essersela concessa anche sotto la doccia.
    
    “Ti piace? E' abbastanza morbida?”
    
    Dopo alcuni interminabili istanti, mi ripresi dallo shock del momento e cominciai a lavorare con le dita; lei mi fece chiaramente capire che gradiva queste attenzioni aprendo le gambe e baciandomi con passione sulla bocca.
    
    Il tocco della sua lingua calda, morbida ed avvolgente mi penetrò dentro, stordendomi. Sembrava all'apparenza un appassionato bacio sulla bocca ma avvertivo qualcosa di strano, forse di insicuro, ma quasi rabbioso e disperato.
    
    Mi baciava come se fossi il suo primo uomo: passate lente e profonde, una lingua che a volte veniva ritratta e, dopo un breve ma impercettibile sospiro, tornava a farsi largo nella mia bocca.
    
    Continuavo a sditalinarla tra le gambe con dolcezza ma decisione; lei si stava bagnando sempre di più e spesso ...
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