1. Ogni maledetto weekend. (parte seconda)


    Data: 02/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... ingrassato di quattro chili."
    
    "Io no, facevo ginnastica."
    
    "Altre cadute?"
    
    "Certo, purtroppo. Ricordi quando portasti la macchina in officina? Quando ti allontanasti per fare bancomat? Nella sala d'aspetto 'accontentai' i due meccanici."
    
    "Insieme?"
    
    "No, uno alla volta, l'altro stava attento al tuo arrivo."
    
    "Ma sarò stato via dieci minuti!"
    
    "Sono bastati."
    
    "Elena, mamma mia. Quante me ne hai fatte."
    
    "Proseguo? O ci fermiamo qui?"
    
    "Vai avanti, tanto ormai uno in più non cambia."
    
    "Sei sicuro?"
    
    "Sono sicuro."
    
    "Una sera mi fermarono i Carabinieri. Erano in due ed uno era veramente notevole e mi puntava, ma tu non c'eri. Rimediai scambiandoci i numeri di telefono, e la sera dopo, mentre tu stavi guardando un film in TV, io andai giù con la scusa della spazzatura. Scopammo nell'atrio del garage, in piedi contro un muro."
    
    "I Carabinieri mancavano all'appello."
    
    "Adesso ci sono. Rimane solo un altro uomo, e su questo vorrei sorvolare perché lo conosci bene."
    
    "Lo conosco? Scommetto che è Mario. Ti sbava dietro da sempre."
    
    "Non è Mario, ma lui mi prende parecchio, e se tu non hai niente in contrario, alla prima occasione ne approfitto."
    
    "No dai, con Mario no. Non farmi diventare lo zimbello del bar."
    
    "Ok. Facciamo un patto: con Mario no, te lo prometto, però concedimi di sorvolare su quest'ultimo uomo."
    
    "Elena, va bene dai, dammi solo conferma che non è un mio parente."
    
    "Non lo è, tranquillo."
    
    "Ci mancava solo che mi ...
    ... nominassi mio padre o mio fratello. E quello che abita nel condominio dei tuoi, lo conosco?"
    
    "Non credo, abita al quarto piano, adesso avrà una cinquantina d'anni, forse qualcuno in meno. Mi puntava fin da quando ero molto giovane, c'erano stati diversi episodi prima e dopo il nostro fidanzamento, la prima volta facevo ancora le medie, eravamo nell'ascensore da soli, io e lui, e mi accarezzò i capelli, la faccia ed il collo e mi disse: 'Sei molto bella Elena.' Arrossii immediatamente, fortunatamente arrivammo al piano ed io scappai via.
    
    Tutte le volte che ci incrociavamo, anche se c'era altra gente, mi mangiava con gli occhi, ed aveva sempre l'uccello duro. Spesso gli vedevo gonfiarsi la patta in un attimo, sotto i miei occhi.
    
    Un'altra volta, sempre nell'ascensore, sì avvicinò, mi strinse forte a se, strusciandomi il manico sul sedere, e mi disse: 'Ti desidero da impazzire.' Avevo quindici anni. Poi mi beccò nelle cantine, ero più grandina e noi due stavamo già insieme, lo tirò fuori e me lo fece vedere, e disse: 'Ti scopa il tuo ragazzo?' Scappai via anche quella volta."
    
    "Un porco, ma non potevi dire qualcosa ai tuoi?"
    
    "No, mi vergognavo. E poi sotto sotto non mi dispiaceva, e mi eccitava molto. Mi sono fatti decine di ditalini pensando a lui."
    
    "Lasciamo perdere va'. Continua."
    
    "Una sera tardi, dopo essermi vista con te, me lo trovai davanti nell'androne delle scale, forse mi stava aspettando. Non disse niente, ma mi prese per un braccio e mi spinse in un ...