Solstizio d'estate
Data: 13/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: BIMBA79
Le gote arrossate le risaltavano ancor di più il colore glaciale degli occhi.�Grazia assorta nei suoi pensieri fingeva interesse per quel film, vecchio di secoli ormai, ma il preferito di lui, lui lo stronzo che le sedeva di fronte sul divano.Lui, che dopo averla trascinata, quasi con forza, dentro l'ascensore non si era fatto troppi scrupoli nel frugarle sotto ai vestiti, anche se, non erano i soli in quel angusto spazio.Lui, che incurante delle proteste di lei, ammettiamolo non troppo convinte, una volta rientrati in casa con un sorriso da schiaffi aveva esordito con un beffardo "ora, vai a cambiarti voglio che indossi la mia maglietta da nanna, intanto metto su il film".E minuti dopo, imbronciata, se ne stava con quell'indumento non proprio seducente decorato con la scritta "Nano" a caratteri cubitali sul ventre, costretta a guardare un qualcosa del quale poco le importava, con le immagini di loro due ancora in quell'ascensore, così vivide nella mente e fin sotto la pelle.Interminabili minuti passarono nel silenzio rotto solo dalla voce proveniente dall'apparecchio.ll sole accecante e implacabile di fine giugno stava tramontando sulla linea del mare, inondando il grande soggiorno di una luce dai caldi colori pastello.Lei distolse lo sguardo dallo schermo per godere di quello spettacolo della natura, cos'è un attacco di romanticismo forse? Oddio, no, lei detesta tutto ciò che è dolcezza, ma sin da bambina ha sempre adorato la luce, il profumo, i colori che si ...
... animano di vita propria all'imbrunire "mi ricorda qualcosa, ma non so cosa, forse è legato a qualche ricordo d'infanzia, non saprei dire" questo probabilmente avrebbe risposto a lui, se solo avesse distolto lo sguardo dalla tv e, si fosse degnato di rivolgerle la parola!�Quasi quasi, ordino una pizza - irruppe Loris- che dici, a te va?� le chiese abbassando sensibilmente il tono dalla voce quando la trovò assorta e rapita da quella cornice meravigliosa.Senza distogliere lo sguardo dalla portafinestra Grazia annuì con il capo, per poi lentamente cadere nello sguardo sorridente e entusiasta di lui, che incurante della magia che stava avvenendo sbott� con un sonoro �e pizza, sia� alzandosi immediatamente, in modo goffo dal divano e mollandola da sola per dirigersi in cucina a prenotare quella che sarebbe stata la loro cena.Rimasta sola sospirò, arresa, afflitta dall'indifferenza ben studiata di lui, guardandosi attorno si perse in quella luce, che più tenue, inondava ancora la stanza, aspir� il profumo di quella casa, accarezz� sospirando la stoffa morbida del divano, cercò particolari a lei conosciuti, quasi malinconica, colpa dell'imbrunire forse?�è quasi come il tramonto nella foto, vero?�interruppe i suoi pensieri solo qualche minuto più tardi la voce calda e profonda di Loris, che maestoso come un Dio, se ne stava sorridente e per nulla turbato sulla soglia della stanza a fissarla.Grazia, a differenza sua, lo era, troppe emozioni in quegli ultimi due giorni, il ...