Solstizio d'estate - Racconti Erotici

Solstizio d'estate

... silenzio claustrofobico tra quelle quattro pareti rotto dal suo solo respiro irrequieto. L'attesa estenuante, l'urgenza di uscire il prima possibile da quella gabbia per poter restare sola con lui.Il suo profumo ora così vicino che fino ad allora lo aveva solo immaginato nelle sue notti insonni, e poi le sue mani a tirarla a s&egrave, come una bomba che deflagra dentro l'emozione che le don� quell'uomo meraviglioso. L'imbarazzo per la presenza di altre persone regalava ad entrambi un' insana eccitazione, lui così vicino ora da poter sentire il calore della sua pelle attraverso i vestiti.Malata di lui, con la voglia lancinante di tirarlo a sé, di prenderlo, morderlo, ansimargli in gola, implorarlo di violarle pure l'anima.La vergogna di alzare lo sguardo e guardarlo negli occhi, la voglia di buttarsi ai suoi piedi e pregarlo, e il sospiro che le sfuggì quando la sua pelle divenne preda delle sue mani la fece sentire così sporca.Sentì le gambe cedere sotto al peso della voglia di sentirsi sua.I brividi che l'attraversarono quando sentì le sue dita sfiorarle la pelle della schiena, audaci per gli ignari spettatori, troppo poco per il bisogno ardente di lei, dopo mesi trascorsi a desiderare di essere tra le sue mani quasi provò dolore a quel tocco. Le dita a lambirle la stoffa del reggiseno, lo sconcerto, il desiderio, l'assordante silenzio di lui più tagliente di una lama, il cuore a batterle fuori dal petto.La voglia di essere presa di peso e sbattuta contro la parete, i seni costretti dal tessuto tra le dita luride di quel porco...e in lei l'inferno incandescente s'incendiava...Si smarr� su quel divano, perdendo coscienza di dove fosse, e come in ascensore...�Ti prego� url� la mente.�Ti prego� implor� sottovoce, guardando dritto, nei suoi occhi.Quegli occhi, i tuoi...